TEIRLINCK, Herman
Scrittore fiammingo, nato a Bruxelles il 24 febbraio 1879: membro dell'Accademia reale fiamminga dal 1919, consigliere privato del re dal 1930. Collaborò alla rivista Van Nu en Strah e iniziò con un volume di versi; ma subito si dedicò alla prosa narrativa, con romanzi e novelle che lo resero tra i migliori scrittori fiamminghi.
Sono notevoli i seguenti volumi: De wonderbare Wereld (Il mondo meraviglioso, 1902), Het Stille Gesternte (La costellazione silenziosa, 1903), 't Bedrijf van den Kwade (L'azione del maligno, 1904), De Doolage (Il terreno paludoso, 1905), Zon (Sole, 1907), Mijnheer Serjanszoon, orator didacticus (Il signor S..., 1908), Het ivoren Aapje (La piccola scimmia d'avorio, 1909), Johan Doxa (1917), De Nieuwe Uilenspiegel (Il nuovo Uilenspiegel, 1920), De leemen Torens (Le torri d'argilla, 1928). Da una quindicina d'anni il T. s'è soprattutto rivolto a rinnovare il teatro fiammingo con lavori simbolici, audaci nella tecnica, del tutto liberi dai limiti del tempo e dello spazio, e dove i procedimenti del cinema si mescolano a quelli delle moralités allegoriche medievali: De vertraagde Film (Il film col rallentatore, 1922), De man zonder liif (L'uomo senza corpo, 1925). T. ha saputo reagire contro la prevalenza del romanzo di tipo regionalista, portando nell'arte la vita delle grandi città e l'analisi di psicologie più complicate, senza tuttavia ricadere nel realismo in virtù d'una fantasia sempre vigile e spesso ironica.