Giornalista, romanziere e regista teatrale danese (Adserballe, isola di Als, 1857 - Ogden, Utah, 1912). Critico letterario e drammatico (Realisme og realister, 1879; Kritiske studier, 1880) serbò sempre vivo interesse per il teatro, anche come sceneggiatore. La sua narrativa è centrata sui temi della depravazione morale, individuale e collettiva, sentita come maligno fato biologico. I suoi romanzi, specialmente Håblose slaegter ("Generazioni disperate", 1880) che procurò all'autore un processo per scandalo, Ved vejen ("Presso la via", 1886), Tine (1889), Irene Holm (1890), Ludvigsbakke (1896), Mikaël (1904), De uden faedreland ("I senza patria", 1906), rispecchiano i gusti e i costumi del decadentismo europeo.