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HEREDIA y CAMPUZANO, José María de

di Salvatore Battaglia - Enciclopedia Italiana (1933)
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HEREDIA y CAMPUZANO, José María de

Salvatore Battaglia

Poeta cubano nato a Santiago di Cuba il 31 dicembre 1803, morto a Toluca (Messico) il 21 maggio 1839. Di padre liberale, per quanto magistrato fedele alla Spagna, nel 1823 l'H. dovette emigrare negli Stati Uniti, e poi nel Messico, dove ebbe delle cariche pubbliche. Soltanto per pochi mesi, nel 1836, gli fu concesso di rivedere la terra natale.

Nella vita dell'H., precocemente spezzata ma di matura esperienza, e nella sua poesia (1a ediz., New York 1825; 2a ediz., Toluca 1832), prevalentemente patriottica e rivendicatrice di libertà civili, i Cubani ritrovavano rispecchiati e preconizzati i destini della loro terra, ancora alla condizione di colonia in mezzo a genti ormai emancipate. Se col trascorrere degli anni, una volta spenti i motivi politici occasionali, qualche poesia e molti episodî si sentono troppo avvolti in un'atmosfera declamatoria, in altre, specie quelle autobiografiche e sentimentali, è sempre viva e delicata la malinconia dell'esule. In tutte egli è di larga, fluente, accesa immaginazione; ma in quelle liriche soprattutto che celebrano lo stupore magnifico della natura americana, immensa e solitaria, l'H. scopre profondi silenzî e sconfinate altezze spirituali, come nel gioco di ombre e di spazî dell'ode En el Teocalli de Cholula o nella fuga precipitosa delle acque nell'ode al Niagara. In cospetto degli spettacoli naturali, sempre fermi nella loro grandiosità, il poeta poteva sedare il suo spirito tumultuoso che tuttavia sapeva tradursi con estrema lucidità espressiva. Nell'esperienza dell'H. il romanticismo europeo si temperava, ora misurato da toni sottilmente nostalgici e ora approfondito nel dolore della patria oppressa e per lui perduta; mentre la fresca, facile e a volte ingenua schiettezza del suo temperamento lirico rivelava l'anima cubana, ancora giovane nella vita e nella letteratura.

Bibl.: Biografia di A. Bachiller y Morales, nell'edizione delle Poesías, New York 1875 (a cura di N. Ponce de León). M. Menéndez y Pelayo, Antología de poetas hispano-americanos, II, Madrid 1893; id., Historia de la poesía hispano-americana, I, Madrid 1911, pp. 228-248; consulta anche l'Evolución de la cultura cubana, a cura di J. M. Carbonell y Rivero, Avana 1928.

Vedi anche
Spagna Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La Spagna, bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) della Penisola Iberica, gli arcipelaghi delle Baleari nel Mediterraneo e delle Canarie nell’Atlantico ...
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    Poeta cubano (Santiago de Cuba 1803 - Toluca, Messico, 1839). Esiliato nel 1825 per aver partecipato a movimenti rivoluzionarî, si rifugiò nel Messico. La sua fama è legata alle Poesías (1825; 2a ed. 1832), di fondo prettamente classicista sebbene non prive di elementi d'ispirazione romantica: si ricordano ...
Vocabolario
y, Y
y, Y (ìpsilon, o i greca, meno com. i greco) s. f. o m. – Ventiquattresima lettera dell’alfabeto latino (usata solo in latinismi, grecismi e forestierismi non interamente adattati). La sua origine remota è la stessa delle lettere u, v,...
honni soit qui mal y pense
honni soit qui mal y pense 〈onì su̯à ki mal i pãs〉 (fr. ant. «sia svergognato colui che pensa male»). – Motto dell’ordine inglese della Giarrettiera, istituito, secondo una tradizione leggendaria, dal re d’Inghilterra Edoardo III in onore...
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