HERAT
È la città più importante dell'Afghanistan di N-O. Sita presso l'Heri-Rud, l'antico ᾿Αρεῖος, nel territorio della XVI satrapia, l'Haruyu o Haraeva dei Vendidad, l'Harava delle iscrizioni achemènidi e l'᾿Αρεία dei Greci.
È senza alcun dubbio l'erede della ᾿Αρεία ᾿Αλεξάνδρεια ᾿Αρείων ἡ ἐν ᾿Αρείοις che Alessandro Magno fondò in sostituzione dell'antico capoluogo indigeno Artokoana (Strab., xi, 514, 516; xv, 723; Plin., Nat. hist., vi, 61, 93). Importantissimo nodo carovaniero, conservò sempre la sua importanza anche dopo la conquista araba (652 d. C.). Non possediamo alcun documento archeologico del suo passato preislamico, non essendovi mai stata condotta nessuna ricerca; sembra tuttavia che la collinetta artificiale dove sorge la cittadella, l'Arg, ora coronata di mura timuridi (XV sec.) conservi tracce del suo più antico passato. Secondo altri l'Alessandria degli Arî va ricercata in un luogo chiamato Gazur-Gah, a qualche km a N di H. in posizione dominante la pianura. Nei pressi, fino al x sec., era un tempio del fuoco e una chiesa cristiana. Fiorente vi fu sempre la comunità giudaica della quale si conserva nel museo di Kabul una iscrizione funeraria di difficile interpretazione attribuibile forse al VI secolo. Esiste un piccolo antiquario in cui si conserva un gruppo di stucchi di Haḍḍa.
Per la città indigena di Artokoana viene da alcuni indicato il territorio di Gourian sulla sinistra dell'Heri-Rud a circa 60 km ad O di Herat.
Bibl.: H. H. Wilson, Ariana Antiqua, Londra 1941, pp. 151-152; J. P. Ferrier, Caravan Journeys ecc., Londra 1857; Droysen, Gesch. d. Hellenismus, III2, 1871, pp. 193 ss.; Tomasceek in Pauly-Wissowa, I, 1894, coll. 1388-1389, s. v. Alexandria, n. 12; J. Marquart, Ēranšahr, Berlino 1901, v. indice: M. Longwort-Dames, Enc. Islam, II, s. v.; A. Foucher, La Vieille Route de l'Inde de Bactres à Taxila, Parigi 1942, I, p. 9 e 200.