SIEMIRADZKI, Henryk
Pittore, nato nel 1848 a Biełgorod presso Charkov, morto nel 1902 a Strzałków presso Czestochowa. Studiò all'accademia di belle arti a Pietroburgo, Monaco e Roma, dove si stabilì nel 1872. Dipinse scene della vita dei Greci e Romani, evitando, grazie al suo stile vivace e brioso, di cadere in un vieto classicismo fomale, a differenza di tanti altri pittori della sua epoca che predilessero i soggetti tratti dall'antichità greco-romana. Fu membro onorario delle accademie di belle arti a Parigi, Roma, Pietroburgo, Berlino e Stoccolma. Citiamo tra le sue opere più importanti: La pubblica peccatrice (tavola comprata nel 1872 dallo zar Alessandro III); Mercante di vasi (Museo di Poznań); Il riposo e Al fonte (ambedue nella Galleria a Leopoli); Il naufragio (Museo d'arte a Losanna); Fiaccole di Nerone (Museo nazionale di Cracovia); Cristo nella casa di Maria e di Marta (Accademia di belle arti a Leningrado); Frine (Museo d'arte moderna a Leningrado); Circe cristiana (Galleria della Società delle belle arti a Varsavia).
Bibl.: Swieykowski, in Pamiétnik Tow. Przyj. Szt. Piéknych w Krakowie (Memorie della Società delle belle arti a Cracovia), 1905, pp. 503-504; St. Lewandowski, H. S., Varsavia 1904; F. Kopera, Dzieje malarstwa w Polsce (Storia della pittura in Polonia), III, Cracovia 1929, pp. 314-318.