Patriota e sociologo polacco (Varsavia 1812 - Algeri 1865), prese parte all'insurrezione del 1830-31 e, dopo tre anni di deportazione, liberò i servi dei suoi possessi, recandosi a vivere in Svizzera. Nello scritto O prawdach żywotnych narodu polskiego ("Sulle verità vitali della nazione polacca", 1844) affermò che l'emancipazione dei contadini avrebbe determinato il successo della lotta contro la Russia, mentre nello studio Rosja i Europa-Polska (1858) invitò i compatrioti a ricercare un accordo con la Russia, senza rinunciare all'indipendenza nazionale.