STEED, Henry Wickham
Pubblicista inglese, nato a Long Milford (Suffolk) il 10 ottobre 1871. Assunto al Times nel 1896 quale secondo corrispondente da Berlino, fu quindi corrispondente da Roma (1897-1902), dove succedette al crispino e umbertino Stillman, legandosi invece di amicizia con Luigi Luzzatti e la sinistra giolittiana, e poi da Vienna (1902-1912). Questo decennio fu essenziale per la maturazione delle sue idee politiche. Radicale e protestante, e però avverso alla struttura confessionale dell'Austria-Ungheria, favorì nel contempo l'unità imperiale per contrappeso al pangermanismo, e la dissoluzione dell'Impero a vantaggio delle nazionalità slave. Questa politica impresse al Times quale primo redattore di politica estera (1914-19) e direttore (febbraio 1919-novembre 1922). Avverso al Patto di Londra e alla politica del Sonnino, di concerto con gli elementi bissolatiani promosse, fra il marzo e l'aprile 1918, durante una missione di propaganda in Italia e sul fronte italiano, le intese con i profughi slavi e cecoslovacchi (patto di Roma, aprile 1918) e la sedizione fra i ranghi austro-ungarici. Insegnante di storia dell'Europa centrale al King's College di Londra fra il 1925 e il 1938, difese il sistema ginevrino e di Versailles, quanto più la ripresa germanica e la debolezza delle democrazie occidentali minacciavano gli stati successori e l'equilibrio europeo.
Tra i primi a individuare i pericoli dell'imperialismo nazifascista, contribuì efficacemente, durante la seconda Guerra mondiale dai microfoni di radio Londra alla propaganda, e alla difesa dei profughi politici e del carattere ideologico e supernazionale del conflitto, schierandosi poi, a guerra vinta, contro l'espansionismo sovietico nell'Europa centrale e nei Balcani.
Fra i suoi scritti si ricordano: The Hapsburg Monarchy, Londra 1913 (4ª ed. 1919); Through Thirty Years (ricordi politici e autobiografici), 2 voll., ivi 1924); The D00m of the Hapsburgs, ivi 1937; The real Stanley Baldwin, ivi 1930; Hitler, Whence and whither?, ivi 1934 (nuova ed., 1937); The Meaning of Hitlerism, ivi 1934; That bad Man (una vita di Hitler per ragazzi), ivi 1942; A Way to social Peace, ivi 1934; Vital Peace, ivi 1936 (nuova ed., 1939); The Press, ivi 1939; Our War Aims, ivi 1939; Words on the Air, I, ivi 1946 (i radiocommenti dal 1938 in poi).
Bibl.: A. Salandra, Memorie inglesi di eventi italiani, in Riv. d'Italia, XXIX, 1926, vol. I, pp. 299-313; e la storia ufficiale del Times, vol. III, Londra 1947, p. 280 segg. e 839 segg.