SALT, Henry
Viaggiatore ed egittologo inglese, nato a Lichfield (Staffordshire) il 14 giugno 1780, morto presso Alessandria il 30 ottobre 1827. Segretario di lord G. Valentia, fu da lui inviato in Abissinia per riconoscere il paese e tentare di stipulare accordi commerciali. Partito da Massaua nel luglio 1805 con 3 altri inglesi, penetrò attraverso l'attuale Eritrea spingendosi sino all'Agamè e raggiungendovi Antalo, allora sede del ras del Tigrè; ma, impedito dalle guerre che funestavano il paese, non poté proseguire per Gondar e fece ritorno nel novembre a Massaua per la via di Adua ed Aksum. Incaricato di una missione ufficiale, fu una seconda volta in Abissinia nel 1809 e dopo avere invano tentato di penetrarvi per la via di Anfila e Meder, dovette seguire quella consueta di Massaua. Anche questa volta raggiunta Antalo non poté proseguire, come contava, per Gondar e dovette limitarsi a visitare la regione del Takkazè e far ritorno a Massaua per la via di Adua ed Aksum, dove si fermò più a lungo per studiarne gli antichi monumenti e le iscrizioni. I suoi due viaggi fruttarono notevoli contributi alla geografia dell'Etiopia settentrionale, onde in base alle sue osservazioni astronomiche e alle notizie raccolte vennero rettificati i dati e la carta del Bruce. Una particolare importanza rivestono le sue ricerche archeologiche ed epigrafiche ad Aksum. Nominato nel 1815 console generale britannico al Cairo, visse in Egitto gli ultimi dodici anni della sua vita interessandosi della decifrazione dei geroglifici e favorendo le ricerche e le raccolte dell'italiano G. B. Belzoni.