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MOORE, Henry

Enciclopedia Italiana - II Appendice (1949)
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MOORE, Henry


Scultore, nato a Castleford (Yorkshire, Inghilterra) il 30 luglio 1898. Dopo aver insegnato come maestro elementare, nel 1919 frequentò la scuola d'arte di Leeds e nel 1921 il College of Arts di Londra. Nel 1925 si recò in Francia e in Italia. Del 1928 è la prima mostra personale a Londra; ivi partecipò anche alla Mostra internazionale surrealista del 1936. Vive a Londra ed è considerato fra i più grandi scultori viventi.

Partito da una pmfonda ammirazione per l'arte plastica precolombiana (Madre col bambino, 1925, Manchester City Art Gallery, ecc.) si è servito del senso panteistico che emana dalla fusione assoluta che in essa sì riscontra tra materiale plastico e concezione estetica per arrivare a una eguale fusione (organica) tra figura umana, materiale adottato e ambiente naturale. Verso il 1934 l'influenza surrealisia e astrattista ha indotto il M. ad abbandonare o a nascondere nella sintesi estrema, per un certo periodo, la figura umana restringendosi alla creazione di "oggetti" plastici a carattere totemico e animistico o di figure in tal modo ridotte (Madre col bambino, 1936, Londra, coll. Penrose), ma subito dopo, specialmente nelle sue figure distese, già da tempo sperimentate (es. quella del 1929, Leeds City Art Gallery), il M. ha realizzato la sua concezione panteistica in sculture di pietra o legno, destinate spesso a stare all'aria aperta in un ambiente naturale (Figura, 1936, Wakefield Art Gallery), e in tutto simili letteralmente e metaforicamente a enormi radici o a massi erosi e perforati da preistoriche alluvioni, dai quali spunta, in forme approssimativamente umane che con quelle si confondono, un embrione di miracolosa vitalità animale. Famosi i suoi disegni sulla vita della popolazione londinese nei rifugi antiarei.

Bibl.: H. Moore, Shelter Sketchbook, 48 ripr. in nero e 30 a colori, Londra 1945; H. Read, H.M., Londra 1944, 2ª ed. 1946; id., H.M., in Domus, 1947, n. 218, pp. 29-33; G.C. Argan, H.M., 1945.

Vedi anche
Giulio Carlo Argàn Argàn, Giulio Carlo. - Storico e critico d'arte italiano (Torino 1909 - Roma 1992). Il suo pensiero, strettamente razionale, ha spaziato dall'arte antica a quella contemporanea (tra le opere, Borromini, 1951; Man Ray, 1970; Storia dell'arte come storia della città, 1983). Eletto a Roma come indipendente ... Barbara Hepworth Hepworth ‹hèpu̯ë´ëtℎ›, Barbara. - Scultrice (Wakefield, Yorkshire, 1903 - Saint-Ives, Cornovaglia, 1975). Ebbe contatti con H. Moore, H. Arp, C. Brancusi, N. Gabo, e fece parte dal 1933 di Abstraction-Création e dal 1934 del gruppo londinese d'avanguardia Unit One, dopo una prima fase figurativa, segnata ... Marino Marini Scultore italiano (Pistoia 1901 - Viareggio 1980). Mosso da un'esperienza classica, in qualche modo affine alla tendenza del "Novecento", se ne andò poi distaccando, per ricollegarsi a più arcaici esempî, soprattutto all'arte egiziana ed etrusca. La sua ricerca è rivolta essenzialmente all'interna struttura ... Ben Nicholson Nicholson ‹nìkëlsn›, Ben. - Pittore inglese (Denham, Buckinghamshire, 1894 - Hampstead 1982), figlio di William. Studiò alla Slade art school di Londra, poi a Tours e a Milano, infine a Pasadena (USA). Partecipò ai gruppi Seven and five (1925-36), Unit one (1933) e, dal 1933 al 1935, Abstraction-création ...
Altri risultati per MOORE, Henry
  • Moore, Henry
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    Scultore (Castleford, Yorkshire, 1898 - Much Hadham, Hartford shire, 1986), figlio di un minatore d'origine irlandese, nel 1919 frequentò la scuola d'arte di Leeds e nel 1921, grazie a una borsa di studio, il College of Arts di Londra; nel 1923 fu a Parigi, nel 1925 divenne professore, per sette anni, ...
Vocabolario
henry
henry 〈hènri〉 s. m. [dal nome del fisico statunitense J. Henry (1797-1878)]. – In elettrologia, unità di misura SI (simbolo: H) del coefficiente di autoinduzione e mutua induzione: un circuito elettrico presenta autoinduttanza (o mutua...
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