Pseudonimo del romanziere inglese Henry Vincent Yorke (Forthampton 1905 - Londra 1973). Scrittore tra i più originali della sua generazione (insieme a I. Compton-Burnett, alla quale può essere accostato per l'uso del dialogo), appare più vicino ai poeti che ai romanzieri suoi contemporanei. L'indagine psicologica o sociale non lo interessa; la sua ricerca è di natura formale e si svolge in direzione del simbolismo e del surrealismo. Su questa strada G. raggiunse i primi risultati notevoli con Party Going (1939), riuscitissimo esperimento di impressionismo letterario; Caught (1943), Lowing (1945) e Back (1946), che riflettono tutti situazioni postbelliche, furono seguiti da Concluding (1948), di chiara ispirazione surrealista. In Nothing (1950), in cui, anche se con venature macabre, il tono dominante è comico-brillante, G. continuò nella medesima direzione. Doting (1952), l'ultimo suo romanzo, si segnala per l'astrattezza elegante e l'intreccio che richiama la commedia di costume.