TROYAT, Henri
(pseud. di Tarassov, Lev; App. III, II, p. 987)
Scrittore francese, membro dell'Académie Frana̧ise dal 1953. Scrittore prolifico ma sempre rigoroso, ha costantemente goduto di un buon successo di pubblico, soprattutto per l'equilibrio di memoria, documenti d'archivio e immaginazione realizzato nei suoi romanzi.
Ha continuato a pubblicare biografie romanzate di figure politiche (Catherine la Grande, 1977, trad. it., 1979; Pierre le Grand, 1979, trad. it., 1981; Alexandre Ier. La sphynx du Nord, 1981, trad. it., 1983; Nicolas II: le dernier tsar, 1991) e di scrittori che considera i propri maestri (Tolstoj, 1965, trad. it., 1969; La vie passionnée de Gogol, 1971; Marie Karpovna, 1984, trad. it., 1985; Tourgueniev, 1985; Flaubert, 1988; Maupassant, 1991; Zola, 1992; Verlaine, 1993; Baudelaire, 1994). Per la ricchezza tematica che gli deriva dal possesso di due culture, la russa e la francese, ugualmente amate e frequentate, pur rimanendo un romanziere di tradizione realistica, T. aggiunge a una consumata perizia stilistica e strutturale una singolare capacità di evocazione, particolarmente apprezzabile nei grandi cicli narrativi, che egli concepisce come veri affreschi storico-sociali di grande respiro. Nella patria di adozione, la Francia, sono ambientati due cicli: Les semailles et les moissons, che, oltre al primo che dà il titolo al ciclo (1953; trad. it., Gli Aubernat, 1955), comprende altri quattro volumi: Amélie (1955; trad. it., 1957), La grive (1956; trad. it., La crisalide, 1958), Tendre et violente Elisabeth (1957; trad. it., 1961), La rencontre (1958); e Les Eygletières (1965; trad. it., Amori sbagliati, 1969), di cui fanno parte anche La faim des lionceux (1966; trad. it., Una famiglia a pezzi, 1970) e La malandre (1967; trad. it., 1971). La Russia − la sua storia, i costumi, i paesaggi − è la protagonista di ben quattro cicli: Tant que la terre durera (1947), trilogia che comprende anche Le sac et la cendre (1948) ed Etrangers sur la terre (1950); La lumière des justes, articolato in quattro volumi: Les compagnons du coquelicot (1979; trad. it., La compagnia del fiore rosso, 1968), La Barynia (1960; trad. it., 1968), La gloire des vaincus (1961; trad. it., 1968) e Les dames de Sibérie (1962; trad. it., 1972); Les héritiers de l'avenir, composto da Le cahier (1968) e da Cent un coups de canon (1969); e La Moscovite (1973-75). Non meno significative sono altre opere di narrativa, fra le quali: Sophie (1963), Grimbosq (1976), Viou (1980), Le pain de l'étranger (1982), La dérision (1983), Le bruit solitaire du coeur (1985), La femme de David (1990; trad. it., 1991); La gouvernante frana̧ise (1991); Le marchand de masques (1994).
Bibl.: R. Stolarski, Troyat devant la critique, in Studia Romanica Posnaniensia, 7 (1981), pp. 39-49; Id., Histoire du couple France-Russie chez Troyat, ibid., 9 (1983), pp. 105-15; N. Hewitt, Troyat, Boston 1984.