Pirenne, Henri
Storico belga (Verviers 1862-Uccle, Bruxelles, 1935). Professore di storia del Medioevo e di storia del Belgio nell’univ. di Gand (1886-1930); capo della resistenza passiva belga contro gli invasori tedeschi durante la Prima guerra mondiale. Al centro delle sue ricerche fu il tema dell’origine e dello sviluppo delle formazioni urbane (Les anciennes démocraties des Pays-Bas, 1910; Les villes du Moyen-âge, 1927 ecc.). In particolare, nel quadro del dibattito sulle radici del capitalismo, in polemica con W. Sombart, P. attribuiva alle attività commerciali cittadine e ai processi produttivi a esse connessi un ruolo fondamentale per il primo costituirsi di concentrazioni di capitali industriali. La fama di P. è però affidata alla monumentale Histoire de Belgique (7 voll., 1899-1932) e a Mahomet et Charlemagne (postumo, 1937). In questo libro, che riprende e amplia una vecchia tesi dello stesso P., lo storico belga sostiene la continuità della struttura romana negli Stati barbarici e dell’unità culturale ed economica del mondo mediterraneo sino al 7°-8° secolo. Tale unità sarebbe stata infranta con l’estendersi della dominazione musulmana sulle coste settentrionali dell’Africa, nella Spagna e nell’Italia meridionale, per cui l’asse economico-culturale del mondo europeo occidentale si sarebbe spostato verso i territori compresi tra il Rodano e il Reno. Il Medioevo quindi sarebbe iniziato nel sec. 8° inoltrato per dare la sua prima genuina espressione con Carlomagno.