LEROY-BEAULIEU, Henri-Jean-Baptiste-Anatole
Storico francese, nato a Lisieux il 12 febbraio 1842, morto a Parigi il 15 giugno 1912. Si dedicò dapprima a studî critici e d'arte, ma poi l'attrassero maggiormente i problemi storico-politici e pubblicò sotto il titolo di Un empereur, un roi, un pape, une restauration (1879) un interessante saggio sulla politica del secondo impero. Intanto, una lunga permanenza in Russia gli permetteva di raccogliere un ricchissimo materiale documentario utilizzato in L'Empire des Tsars et les Russes (voll. 2, 1881-1882; 4ª ediz., voll. 3, 1897-98), notevole studio sull'organizzazione politica ed economica di quel paese. E alla Russia tornò con un saggio sulla tentata emancipazione servile di Alessandro II e sull'opera del suo ministro Nicola Miljutin (Un homme d'état russe d'après sa correspondance inédite, 1884) e con un largo esame dei rapporti tra Russia ed Europa (La France, la Russie et l'Europe, 1888). Fin dal 1881 era stato nominato professore di storia contemporanea e degli affari d'Oriente all'Ècole libre des sciences politiques, della quale divenne direttore alla morte di A. Sorel (1906), e dal 1887 fu membro libero dell'Académie des sciences morales et politiques. Pur non trascurando le questioni orientali (Les Arméniens et la question arménienne, 1896; Études russes et européennes, 1897) s'occupò di problemi sociali (Les catholiques libéraux, l'Église et le liberalisme de 1830 à nos jours, 1885; La révolution et le libéralisme, 1890; La papauté, le socialisme et la démocratie, 1892; Israël chez les nations, 1893; L'antisémitisme, 1897).