Scrittore francese (Bray-sur-Seine 1875 - Parigi 1944). Dopo aver studiato medicina, si dedicò sempre più al teatro e alla poesia: legatosi di amicizia con A. Gide e con J. Copeau, collaborò alla Nou- velle Revue Française, con studî sul dramma poetico (Nos directions, 1911); quindi s'interessò con Copeau al Théâtre du Vieux- Colombier, dove fece rappresentare un suo dramma, Eau-de-vie (1914). Convertitosi al cattolicesimo nel 1915, tentò la rinascita del teatro cristiano nelle forme del "mistero" medievale, e scrisse circa un centinaio di lavori drammatici, non esenti talvolta da verbosità e da esaltazione retorica; tra essi sono da ricordare: Le pauvre sous l'escalier (1920); La Bergère au pays des loups (1922); Bernadette devant Marie (1931); Le jeu des merveilles de saint Martin (1943). Scrisse anche numerosi libri di critica e di tecnica teatrale, ed estrose divagazioni artistico-letterarie: La merveilleuse histoire du jeune Bernard de Menton (1924); Triomphe de Notre-Dame de Chartres (1927); Promenades avec Mozart (1932); L'art du théâtre (1944).