NAVILLE, Henri-Édouard
Egittologo e filantropo, nato a Ginevra il 14 giugno 1844, morto il 17 ottobre 1926. Studiò a Ginevra, Bonn, Parigi, Londra, e Berlino.
Compì dal 1868 in poi numerosi viaggi scientifici in Egitto, dove a varie riprese (1883, 1893-1907, 1909-1914) compì diverse importanti campagne di scavi, nell'Alto Egitto, nel Delta (Abydos). In seguito a una decisione presa nel 1874 al secondo congresso degli Orientalisti a Londra, pubblicò il Libro dei Morti (Das ägyptische Totenbuch, Berlino 1886). Fin da giovane aveva provato particolare interesse per i problemi relativi alla dimora degli Ebrei in Egitto e all'esodo; in tarda età, si dedicò tutto allo studio del Pentateuco, tentando, benché senza successo, di dimostrare che questa raccolta di testi in origine sarebbe stata redatta, dallo stesso Mosé, in lingua e scrittura babilonese.
Il N. si dedicò altresì a opere filantropiche e religiose; fu vicepresidente, e presidente interinale, del Comitato internazionale della Croce Rossa.
Tra i vari scritti lasciati dal N. sono particolarmente da ricordare: Textes relatifs au mythe d'Horus, Ginevra 1870; The Store-city of Pithom and the route of the Exodus, Londra 1885; Bubastis and the Festival Hall of Osorkon II, ivi 1891-92, voll. 3; The temple of Deir-el-Bahari, ivi 1895-1908, voll. 6; Les plus anciens monuments égyptiens. La pierre de Palerme, Parigi 1899-1903; L'origine des anciens Égyptiens, ivi 1905; La religion des anciens Égyptiens, ivi 1906; L'art égyptien, ivi 1908; La découverte de la loi sous le roi Josias, ivi 1910; Papyrus funéraires de la XXIe dynastie, ivi 1912-14, voll. 2; Archaeology of the Old Testament, Londra 1913, trad. fr., Neuchâtel 1914; L'origine africaine de la civilisation égyptienne, Parigi 1913; Abydos, Londra 1917; The Law of Moses, ivi 1922; La révolution religieuse à la fin de la XVIIIème dynastie, Strasburgo 1924; Le Deutéronome, 1924.