DUPARC, Henri
Compositore, nato a Parigi il 21 gennaio 1848. Studiò con César Franck al collegio di Vaugirard, ma di questo maestro deve essere considerato, innanzi tutto, come discepolo spirituale. Il suo poema sinfonico Lénore, ispirato alla celebre ballata del Bürger, fu composto nel 1875 e reca il segno dell'influenza di Wagner più che di Franck. Nel 1885, dopo aver scritto ancora un notturno per orchestra Aux Etoiles, sei piccoli pezzi pianistici Feuilles volantes e sedici mélodies per canto e pianoforte cessò ogni attività; costrettovi dalla malattia, visse prima a Pau, poi in Svizzera; ora vive a Mont-de-Marsan.
Piccolo bagaglio di opere ci rimane dunque del D. (alcune furono distrutte dall'autore stesso) ma sufficiente per assicurare all'artista un posto considerevole fra i creatori della moderna musica francese. Soprattutto pregevole è la raccolta di liriche vocali da camera (melodies) che il D. scrisse su testi del Baudelaire, del Gautier, del Coppée, ecc., Il romanticismo particolare di Baudelaire e degli altri poeti affini è fraterno a quello del musicista, sì che la nuova armonia di forme creata da questi è pari a quella della lirica verbale. L'Invitation au voyage, La Vie antérieure, Lamento, Extase, Chanson triste, tutte scritte fra il '68 e il '77, segnano, insieme con quelle di Gabriel Fauré, il passaggio dall'ottocentesca romance alla moderna lirica, e costituiscono il primo sostanzioso frutto della collaborazione fra poeti e musicisti, che doveva in seguito esser sempre più intima e feconda, soprattutto in Francia.
Bibl.: L. Parigi, in Rivista musicale italiana, XXI, p. 747; O. Seré, in Musiciens français d'aujourd'hui, Parigi 1921, p. 173; G. Jean-Aubry, in La musique française d'aujourd'hui, Parigi 1916, p. 161.