ROHAN, Henri duca di; principe di Léon
Capo degli ugonotti sotto Luigi XIII. Nacque il 21 agosto 1579 nel castello di Blain (Bretagna), da René II conte di R. e da Catherine di Parthenay-Larchevêque, e morì nell'abbazia di Königsfeld (cantone di Berna) il 13 aprile 1638. Educato in modo austero, seppe formarsi, in gioventù, una cultura solida fondata sull'assiduo studio delle discipline matematiche, geografiche e storiche, che gli furono utilissime nella carriera militare iniziata, ancora giovanissimo, nel 1597, durante l'assedio di Amiens, alla presenza di Enrico IV. La pace di Vervins gli consentì di compiere un lungo viaggio d'istruzione attraverso la Germania, l'Italia, l'Olanda, l'Inghilterra e la Scozia. Sposò Marguerite de Béthune figlia del duca di Sully (7 febbraio 1705), e proseguì nella vita militare come colonnello degli Svizzeri. Dopo l'uccisione di Enrico IV e la disgrazia del Sully, il R. si mise alla testa dei protestanti e nell'assemblea di Saumur (maggio 1611) si fece iniziatore d'una politica di unione tra gli ugonotti che provocò la reazione della corte. Tuttavia il R., non dimentico dei suoi doveri di suddito e di soldato, si sforzò di conciliare la propria coscienza religiosa con la lealtà dovuta al sovrano. In questo atteggiamento, che lo tenne ugualmente lontano dalle facili abiure e dagl'intrighi antidinastici, è il carattere peculiare della sua vita. Schieratosi col Condé nell'ottobre del 1615, si sottomise con lui nel giugno del 1616. Governatore del Poitou, si mantenne fedele alla corte e non partecipò alla rivolta scoppiata per l'arresto del Condé. Preferì combattere in Piemonte contro gli Spagnoli (1617); ritornò in Francia l'anno dopo ed ebbe nuove cariche. Ma quando gli ugonotti ripresero le armi, il R., in urto col Luynes, assunse il comando della lotta e la condusse con energia, senza lasciarsi piegare dalle avversità, fino alla pace di Montpellier (9 ottobre 1623) che confermò l'editto di Nantes e diede al R. il grado di maresciallo, due governatorati, e 800 mila lire d'indennizzo. L'inadempienza dei patti indusse gli ugonotti a nuove sollevazioni. Tuttavia l'energico intervento del Richelieu con la presa della Rochelle e le defezioni nel campo protestante esaurirono le forze del R., che il 27 giugno 1629 sottoscrisse la pace di Alais.
Ritiratosi a Venezia, scrisse i suoi Mémoires ed ebbe dal Senato la nomina a generalissimo delle truppe venete; poi si stabilì a Padova, dove compose il trattato Le parfait capitain (1631). Chiamato dallo stesso Richelieu a dirigere la guerra in Valtellina, vi combatté vittoriosamente contro Austriaci e Spagnoli. Ebbe altri incarichi, anche diplomatici, da Luigi XIII; ma il Richelieu diffidava del suo ascendente sui protestanti, e lo costrinse a riparare all'estero. Glì ultimi anni di vita del R. sono quindi segnati da un'alternativa di fortune e di disgrazie, di richiami in patria e di esilî. Nel 1638 riparò in Germania presso il grande capo dei protestanti Bernardo di Sassonia-Weimar, ma poco dopo, per una ferita riportata nella battaglia di Rhinfeld, morì.
Opere: Oltre a quelle già ricordate: Traité du gouvernement des treize Cantons (composto a Baden nel 1633); De l'intérêt des Princes et États de la chrétienté, Parigi 1638; Mémoires et lettres sur les guerres de la Valteline, voll. 3, Ginevra 1758; Discours politiques, Parigi 1693. L'opera principale: Mémoires sur les choses qui se sont passées en France depuis la mort de Henri le Grand jusqu'à la paix à faite ávec les réformés au mois du juin 1629, ebbe parecchie edizioni. Vedi quella nella collez. Michaud, vol. 19.
Bibl.: Fauvelet du Toc, Histoire du Duc H. de R., Parigi 1667; M. G. Schybergerson, Le duc de R. et la chute du parti protestant en France, ivi 1880; J. Bühring, Venedig, Gustaf Adolf und R., Halle 1885; A. Laugel, H. de R., son rôle politique et militaire sous Louis XIII, Parigi 1889; C. Veraguth, Herzog R. und seine Mission in Graubünden und im Veltlin, Berna 1894; F. Pieth, Die Feldzüge des Herzogs R. im ... Graubünden, Berlino 1905.