HEMERA (῾Ημέρα)
Dea della luce del giorno in tutta la sua durata dall'alba al tramonto, figlia di Notte e di Erebo. Con i tragici viene a confondersi con Eos e in rapporto con Cefalo è ricordata nel Trono di Amicle (Paus., III, 18, 12) e come acroterio della stoà Poikìle ad Atene (Paus., 1, 3, 1). Polibio (xxxi, 3, 15) ne cita una statua che fu portata in processione nel corteo trionfale di Antioco Epifane insieme alle immagini di Gea, Urano, Eos, Mesembria e Nyx. Noi non ne conosciamo una iconografia determinata e dubbie sono le varie ipotesi essendovi molte incertezze nell'iconografia dei varî simboli astrali; l'unica figurazione meno dubbia, ma non per questo sicura, si doveva vedere sull'altare di Pergamo, lato 5, dietro Selene: i pochi resti di un'ala e di un braccio potrebbero essere di Hemera.
Bibl.: Drexler, in Roscher, I, 2, col. 2033, s. v.; Weicker, in Pauly-Wissowa, VIII, 1913, i, col. 231, s. v.