PLESSNER, Helmuth
Filosofo, nato il 4 settembre 1892 a Wiesbaden; studiò zoologia e filosofia nelle università di Friburgo, Heidelberg, Gottinga ed Erlangen. Laureatosi in filosofia a Erlangen nel 1916, conseguì la libera docenza a Colonia nel 1920, divenendo nel 1926 professore straordinario di filosofia. Nel 1933, all'avvento del nazismo, dovette lasciare la cattedra e la Germania, e si trasferì a Groninga dove insegnò dal 1934 al 1942 e poi dal 1946 al 1951, quando venne chiamato alla cattedra di sociologia e filosofia a Gottinga; qui rimase fino al 1962. Professore emerito, dopo aver insegnato un anno a New York (1962-63), tornò in Europa e si stabilì a Zurigo.
Insieme con M. Scheler è considerato tra i fondatori dell'"antropologia filosofica" per la sua concezione dell'uomo come essere eccentrico rispetto agli altri viventi. L'uomo, secondo P., si distingue dagli animali perché non s'identifica con il proprio corpo, ma assume rispetto ad esso una certa distanza utilizzandolo come uno strumento per dominare le cose. Sua dimensione essenziale è il linguaggio in base al quale si spiegano pure atteggiamenti tipicamente umani - e non presenti nell'animale - come il riso e il pianto, che si verificano quando lo sforzo umano di comunicazione giunge al limite. Il riconoscimento della peculiarità dell'uomo nella natura porta P. a respingerg non soltanto le dottrine creazionistiche o le ipotesi evoluzionistiche troppo rigide, ma anche qualsiasi pretesa d'individuare leggi rigorose e finalistiche nella storia, in base a concezioni come quelle di "progresso" o di "storia universale", rivendicando invece "al di qua dell'utopia" la "storicità" sempre concreta e determinata come dispiegarsi delle capacità inventive e creative dell'uomo.
Opere principali: Die Einkeit der Sinne. Grundlinien einer Aesthesiologie des Geistes, Bonn 1923,19652; Grenzen der Gemeinschaft, ivi 1924; Die Stufen des Organischen und der Mensch. Einleitung in die philosophische Anthropologie, Berlino-Lipsia 1928,19651; Das Schicksal deutschen Geistes im Ausgang seiner bürgerlichen Epoche, Zurigo-Lipsia 1935, ristampato poi col titolo: Die verspätete Nation, Stoccarda 1959, Francoforte s. M. 1974; Lachen und Weinen. Eine Untersuchung nach den Grenzen menschlichen Verhaltens, Monaco 1941, Berna 19613; Zwischen Philosophie und Gesellschaft, Berna 1953; Conditio humana, Pfullingen 1964; Diesseits der Utopie, Düsseldorf 1966; trad. it., Torino 1970; L'uomo come essere biologico, in Filosofi tedeschi d'oggi, Bologna 1967, pp. 355-76; Die Frage nach der Conditio humana. Aufsätze zur philosophischen Anthropologie, Francof. s.M. 1976.
Bibl.: Wesen und Wirklichkeit des Menschen. Festschrift für H. Plessner, a cura di K. Ziegler, Gottinga 1957 (bibl. pp. 398-403); F. Hammer, Die exzentrische Position des Menschen. H. Plessners philosophische Anthropologie, Bonn 1957.