MOLTKE, Helmuth Johann von
Generale tedesco nato nel 1848 a Gersdorf, nipote del maresciallo M. vincitore delle guerre del 1866 e 1870, partecipò come aspirante ufficiale alla guerra del 1870; nel 1879 ufficiale di Stato maggiore; nel 1882 aiutante di campo dello zio, rimanendo in tale carica fino alla morte di lui (1891); quindi addetto alla casa militare dell'imperatore per circa sei anni. Nel 1906 succedette al maresciallo Schlieffen quale capo di Stato maggiore dell'esercito. Nel 1909 fu promosso colonnello generale. Allo scoppio del conflitto mondiale (1914) si trovò generalissimo. Giudicato, in pace, capo abile e intelligente, non fu in guerra pari alla sua fama e alle sue funzioni di capo supremo. Per l'insufficiente collegamento fra il Comando supremo e le armate, i suoi ordini erano per lo più sorpassati dagli avvenimenti. Spiritualmente egli passò dall'ingiustificato ottimismo per cui sottrasse alla destra tedesca due corpi d'armata (i quali poi mancarono alla Marna) a timori non meno ingiustificati di sbarchi di truppe russe nel Belgio e di offensive francesi da Verdun. Così giunse alla Marna, dove l'esercito tedesco, che aveva in corso la nota manovra per aggirare la sinistra avversaria, si trovò esso stesso l'obbiettivo di una manovra aggirante dei Francesi. Rimaneva ai Tedeschi una notevole superiorita morale, frutto dei precedenti successi; ma M. impressionato dalla situazione strategica sfavorevole, inviò alle amate il tenente colonnello Hentsch, con l'autorizzazione di ordinare quella ritirata che fu un fiero colpo per il morale dei Tedeschi. Il 14 settembre 1914 il M. fu sostituito con Falkenhayn. Preoccupato delle proprie sventure personali, il M. mosse critiche al suo successore non sempre serene e tanto meno opportune. Nominato capo di Stato maggiore territoriale, morì improvvisamente il 18 giugno 1916. La relazione tedesca sulla guerra fu verso M. giustamente severa.