KOHL, Helmut (App. V, iii, p. 114)
Cancelliere dal 1982, nei primi anni Novanta K. dimostrò una notevole capacità nel guidare il riassetto geopolitico del paese dopo l'unificazione e nel conciliare il nuovo ruolo della Germania con l'impegno nel processo di integrazione europea. Nonostante i problemi che l'assorbimento dei Länder orientali aveva prodotto nel paese (crescita della disoccupazione, esplosione di forti tensioni, generale indebolimento dell'economia), K. fu rieletto alla Cancelleria nell'ottobre 1994. L'inasprimento della situazione economica e sociale del paese negli anni successivi (le inevitabili disparità tra le due Germanie, le tensioni sociali, la presenza di movimenti e partiti neonazisti e xenofobi, non contrastati questi ultimi con sufficiente durezza dal Cancelliere e dal suo governo, nonché il crescente aumento del debito pubblico dovuto alla politica di integrazione delle zone più povere dell'Est con la ricca Germania dell'Ovest), indebolirono il prestigio di K. e della sua politica. Allo scontento per le difficoltà economiche, si aggiungeva la diffidenza di larghi strati della popolazione per la nascita dell'Unione monetaria europea, cui K. aveva dato il suo decisivo contributo, mentre, sul piano internazionale, maggiori consensi ottenevano le altre sue iniziative, volte a rafforzare i legami con i paesi dell'Europa orientale, e della Federazione Russa in particolare, da un lato, e, dall'altro, a mantenere una stretta alleanza con gli Stati Uniti. Nelle elezioni del settembre 1998 K. fu sconfitto dall'avversario socialdemocratico G. Schröder (la SPD conquistò il 40,9% dei voti contro il 35,2% della CDU), e abbandonò così, dopo sedici anni di governo, la guida del paese. Coinvolto nei finanziamenti illegali al suo partito, nel gennaio 2000 K. abbandonò la carica di presidente onorario della CDU.
Tra gli scritti di K. si ricordano: Der Kurs der CDU: Reden und Beiträge des Bundesvorsitzenden 1973-1993 (1993) e Ich wollte Deutschlands Einheit (1996).
Bibl.:K. Dreher, Helmut Kohl. Leben mit Macht, Stuttgart 1998².