Erudito e poeta tedesco (Halgehausen, Assia, 1488 - Marburgo 1540). Studiò a Erfurt, entrando a far parte del locale circolo umanistico sorto attorno a Muziano. A Erfurt, nel 1517, ottenne una cattedra di lingua latina. Passato nel 1526 a Norimberga come professore di retorica e poetica, nel 1533 fu ancora una volta a Erfurt, che abbandonò definitivamente, per trasferirsi a Marburgo, nel 1536. Scrisse quasi esclusivamente in latino, dominando la lingua in modo tale da meritare, da parte di Lutero, l'appellativo di rex poetarum. Al suo grande talento formale non corrisposero però una pari originalità di immagine e un adeguato approfondimento concettuale. Esordì con Bucolicon (1509), cui fece seguito il poemetto allegorico Heroides christianae (1514). Fra le molte composizioni d'occasione, da ricordare gli Epicedien, fra cui i più notevoli quelli in memoria di Hutten (1525) e di Dürer (1528). A lui si devono inoltre pregevoli traduzioni in latino dei Salmi (1538) e dell'Iliade (1540). Aderì sin dall'inizio al luteranesimo.