HEKTORIDAS (῾Εκτορίδας)
Scultore greco della prima metà del sec. IV a. C. Prese parte all'esecuzione delle sculture del frontone orientale del tempio di Asklepios in Epidauro, i cui modelli (τύποι) erano stati forniti da Timotheos.
Abbiamo la prova che H. lavorò anche da solo, nella parte di una base con la sua firma, pure proveniente dall'Asklepieion, sulla quale fu poi incisa un'iscrizione di Lucio Cesare (I. G., iv, 1477; I. G., iv2, 695). Dai frammenti di sculture che, in base al luogo del loro ritrovamento, sono stati riferiti al frontone orientale, è stata ricostruita la scena in esso rappresentata: una Ilioupèrsis. Nei frammenti sono stati riconosciuti infatti una testa di Priamo, una figura femminile accoccolata sulle ginocchia, che può essere identificata con Andromaca, parte di un Palladio, ed altre figure riferibili alla stessa scena mitica. Nelle figure di questo frontone s'intravvede una personalità artistica particolare; la figura di Andromaca, per esempio, a differenza delle figure del frontone occidentale, è lavorata accuratamente da tutti i lati. La visuale principale è sottolineata dalle pieghe dell'himmàtion, profonde e spezzettate tra le due gambe, S'intravvede il chitone, leggero così che il corpo appare come perfettamente nudo. Dai conti della costruzione del tempio (I. G.; iv, 1484; I. G., iv2, 102, l. 89 e iii) sappiamo che H. ricevette per queste sculture un compenso di 1610 dracme; inoltre ricevette 54 dracme per un lavoro non bene identificato (l. 104) e 16 dracme per il modello per la pittura ad encausto di una testa di leone (1303).
Bibl.: E. Pfuhl, in Pauly-Wissowa, VII, 2, 1912, c. 2818, s. v.; Thieme-Becker, XVI, p. 322, s. v.; G. Lippold, in Handb. d. Arch., III, i, p. 220; Ch. Picard, Manuel, Parigi 1948, III, p. 344 ss.; R. Vallois, in Bull. Corr. Hell., XXXVI, 1912, pp. 226-229; F. Crome, in Arch. Anz., 1938, p. 778, f. i; F. Crome, Die Sculpturen des Asklepiostempels von Epidauros, Berlino 1951, pp. 11 ss., 47 ss.