Psicologo (Vienna 1890 - Worcester, Massachusetts, 1964). Prof. alla Harvard University (fino al 1937) e quindi alla Clark University (dal 1947 alla morte), si occupò di soprattutto di percezione (Einführung in die Entwicklungspsychologie, 1926; trad. it. Psicologia comparata dello sviluppo mentale, 1970), e in un secondo momento del linguaggio.
Compiuti gli studi all'univ. di Monaco, esordì con uno studio psicologico dell'esperienza estetica (Zur Psychologie des aesthetischen Genusses, 1914), per passare poi all'analisi delle melodie infantili (Die melodische Erfindung im frühen Kindersalten, 1917). Attivo dapprima nelle univ. di Monaco (1915-17) e di Amburgo (1917-33), si trasferì poi, per motivi politici, negli USA, dove insegnò nel Michigan, alla Harvard University e quindi alla Clark University. La sua opera più famosa è la Einführung in die Entwicklungspsychologie, dove vengono sistematicamente studiati da un punto di vista genetico e comparativo percezione, pensiero e linguaggio. Di percezione continuò poi a occuparsi fino alla formulazione della sua teoria sensoriotonica, in particolar modo del rapporto tra percezione del proprio corpo e percezione degli oggetti (Perceptual development, 1957, in collab. con S. Wapner). La sua ultima opera, Symbol formation (1963, in collab. con B. Kaplan) verte invece su tematiche legate al linguaggio, in particolar modo sui processi di simbolizzazione e sull'acquisizione del significato da parte delle parole. Altre opere: Die Ursprünge der Metapher (1919); Grundfragen der Intensitätspsychologie (1922); Die Ursprünge der Lyrik (1924); Grundfragen der Sprachphysiognomik (1932); Dynamics in binocular perception (1937); The acquisition of word-meaning (1952).