PIONTEK, Heinz
Poeta e scrittore tedesco, nato a Kreuzburg (Slesia Superiore) il 15 novembre 1925.
Giunto assai presto alla libera attività di scrittore dopo un'esperienza giovanile maturata fra le trincee del 1943-1945 e i più diversi mestieri tentati nella sconvolta Germania del dopoguerra, P. si è affermato con alcune raccolte liriche - Die Furt (1952), Die Rauchfahne (1953; 2ª ed. ampliata, 1956), Wassermarken (1957) - che lo collocano tra i nomi di maggiore e più sicuro spicco della poesia tedesca d'oggi. Il tono dei suoi versi da un lato si ricollega alla "Naturlyrik" di un W. Lehmann o di un G. Britting, dall'altro rivela - pur tra inevitabili acerbità - un'autentica originalità d'ispirazione nel tentativo di dare rigorosa e lucida espressione (talvolta persa dietro il puro esercizio del magistero formale) all'atteggiamento dolente e scettico, ma sempre umano, di una generazione nata "fra guerra e guerra". Notevoli, su questa linea, sono anche i brevi pezzi narrativi, a metà strada fra l'invenzione e la moralità, fra il racconto e l'apologo, raccolti nel volume Vor Augen (1955): specchio della condizione dell'uomo contemporaneo quale si riflette nella piccola cerchia della realtà quotidiana.
P., che collabora a varî periodici e ai programmi culturali della radio, ha scritto per quest'ultima Licht über die Küste (1954) e ha pubblicato un libro di saggi, Buchstab, Zauberstab (1959).
Bibl.: H. E. Holthusen, Fünf junge Lyriker, in Ja und Nein. Neue kritische Versuche, Monaco 1954, pp. 126-138; E. Craveri Croce, H. P., in Lo Spettatore italiano, a. VII (1954), n. 8, pp. 379-381; F. Lennartz, Deutsche dichter und schrifsteller unserer Zeit, 8ª ed., Stoccarda 1959, pp. 582-83.