MAGNUS, Heinrich Gustav
Nato il 2 maggio 1802 a Berlino e ivi morto il 4 aprile 1870. Frequentò (1822-1827) l'università di Berlino, studiando chimica, fisica e tecnologia; compì la sua preparazione intellettuale a Stoccolma con Berzelius, a Parigi con Dulong, Thénard e Gay-Lussac. Nel 1831 libero docente di tecnologia, poi di fisica, era nominato nel 1834 professore straordinario e nel 1845 ordinario a Berlino; dal 1840 membro dell'Accademia delle scienze. Insegnava intanto fisica alla scuola di artiglieria e fra il 1850 e il 1856 tecnologia all'istituto industriale. Per molto tempo tenne i corsi a sue spese nella propria casa, e in questa fece la maggior parte delle ricerche scientifiche.
Si dedicò principalmente alla fisica, ottenendo notevoli risultati nella determinazione della velocità di diffusione dell'idrogeno, nell'azione delle correnti fluide sui solidi rotanti (effetto Magnus) con applicazione a problemi balistici, nelle leggi dell'induzione elettrica e dell'elettrolisi e nel campo della termodinamica. Studiò e misurò il gradiente geotermico, l'ebollizione dell'acqua e delle soluzioni saline, la dilatazione dell'aria col calore e la tensione del vapore acqueo (contemporaneamente a Regnault), la conducibilità termica dei gas, e numerose altre questioni, spesso strettamente connesse con le pratiche applicazioni.
Le sue ricerche sulle combinazioni ossigenate degli alogeni lo condussero alla scoperta dell'acido periodico. Nel 1828 scoprì il cloruro platinoso ammonico (detto appunto sale verde di Magnus). Nel campo della chimica fisiologica fece importanti ricerche sull'azione nell'ossigeno nel sangue. Infine studiò i coefficienti di dilatazione del vapore acqueo e di varî gas.