GOMPERZ, Heinrich
Filosofo, figlio di Theodor (v.), nato a Vienna il 18 gennaio 1873. Dal 1920 è professore all'università di Vienna.
Nei primi tempi, seguendo la tradizione del padre, lavorò soprattutto come storico della filosofia antica. Sue opere principali in questo campo sono Die Lebensauffassung der griechishen Philosophen und das Ideal der inneren Freiheit (Jena 1904, 3ª ed. 1927) e Sophistik und Rhetorik (Lipsia 1912), che tenta di togliere valore filosofico al movimento sofistico, concependolo come soltanto orientato verso la teoria e la pratica dell'oratoria. Ma insieme si volse all'indagine teorica: il suo scritto più notevole da questo punto di vista è la Weltanschauungslehre (I-II, Jena 1905-1908: e v. anche Das Problem des Willensfreiheit, Jena 1907, e Über Sinn und Sinngelbiden. Verstehen und Erklären, Tubinga 1929). Il G. parte anche qui dal generale presupposto empiristico proprio del padre: e sotto il particolare influsso dell'empiriocriticismo dell'Avenarius e del Mach propugna un "patempirismo", in cui la realtà vien risolta nel complesso dei dati dell'esperienza e delle loro reazioni affettive, restando alla filosofia il compito specifico di ridurre a tale sfera d'immediata soggettività tutto il suo superiore mondo di concetti.