Filosofo (Vienna 1873 - Los Angeles 1942), figlio di Theodor; prof. (1920-34) a Vienna; nel 1938 emigrò a New York. Sotto l'influsso dell'empiriocriticismo di R. Avenarius e E. Mach propugnò un "patempirismo", in cui la realtà viene risolta nel complesso dei dati dell'esperienza e delle loro relazioni affettive: Welt anschauungslehre (I-II, 1905-08); Das Problem der Willensfreiheit (1907); Über Sinn und Sinngebilde (1929). Seguendo la tradizione del padre, si occupò anche di storia del pensiero greco: Die Lebensauffassung der Griechischen Philosophen und das Ideal der inneren Freiheit (1904); Sophistik und Rhetorik (1912).