BRUNN, Heinrich
Archeologo, nato il 23 gennaio 1822 a Wörlitz (Anhalt-Dessau), morto il 23 luglio 1894 a Monaco. Studiò dal 1838 al '43 a Bonn, poi, dal 1843 al 1853, e di nuovo dal 1856 al 1865, visse a Roma, come direttore, insieme con G. Henzen, dell'Istituto di corrispondenza archeologica. Nel 1865 ebbe la cattedra di archeologia classica nell'università di Monaco di Baviera.
Il B., dopo il Winckelmann, si può dire il fondatore dell'archeologia nel senso moderno. Decisiva per lui, come per il Winckelmann, fu la lunga dimora a Roma e l'intimo contatto con i monumenti dell'Urbe e dell'Italia. E come il Winckelmann egli, pur movendo da studî filologici, ricondusse l'archeologia dall'osservazione antiquaria a quella artistica, in ciò secondato dalle sue attitudini di pittore. Fusione feconda dei criterî filologico e artistico è la prima grande sua opera, in massima parte dettata a Roma: Geschichte der griechischen Künstler (vol. I, Brunswick 1853, II, Stoccarda 1859; ristampa, Stoccarda 1889), il primo e tuttora fondamentale tentativo di tracciare un quadro organico dell'arte greca nei principali suoi rami. A Roma lo sguardo del B. fu richiamato sui problemi, esegetici e stilistici, dell'arte romana e dell'etrusca. È suo il primo volume dell'opera I rilievi delle urne etrusche (Roma 1870) continuata poi da C. Körte. E a Roma pure ebbero origine monografie tendenti a scoprire, con fine e profondo esame della forma - metodo che egli stesso volle battezzare come Formenanalyse - l'intimo concetto dell'opera d'arte e il suo processo creativo: monografie poi da lui stesso riunite nel volume Griechische Götterideale (Monaco 1893).
Negli anni di Monaco l'opera del B. si volse prevalentemente all'arte greca. Fu egli il primo ad assegnare il loro posto nella storia dell'arte alle scoperte di Olimpia e di Pergamo. Meta finale di tutti questi studî doveva essere una Griechische Kunstgeschichte, di cui solo il primo volume il B. poté vedere stampato (Monaco 1893); un volume secondo, postumo, fu curato da A. Flasch (1897). Miglior sorte ebbero i Denkmäler griechischer und römischer Sculptur (Monaco 1888 segg.), grandi tavole in fototipia destinate ad accompagnare l'opera anzidetta e tuttora continuate sotto la direzione di P. Arndt. Al B. si deve la fondazione del Museo dei calchi di Monaco (intorno a esso v. Denkschrift zur Gründung eines Gipsmuseums, 1867). Altre sue opere notevoli sono: Beschreibung der Glyptothek König Ludwigs I. in München (Monaco 1868, e edizioni successive); l'introduzione e il testo al lavoro di Th. Lau, Die griechischen Vasen, ihr Formen- und Decorationssystem, Lipsia 1877; Probleme in der Geschichte der Vasenmalerei, Monaco 1871; Über die Ausgrabungen in der Certosa von Bologna, Monaco 1887.
I Kleine Schriften del B. (Lipsia e Berlino, I, 1898, II, 1905, III, 1906) attestano della vastità del suo orizzonte scientifico e dell'ammirevole unità e coerenza del suo pensiero.
Bibl.: A. Flasch, Heinrich von Brunn. Gedächtnisrede gehalten in der öffentlichen Sitzung der Kön. bayerischen Akademie der wissenschaften zu München am 28. März 1895, a cura di A. Furtwängler, Monaco 1902; W. Amelung, in Allgemeine deutsche Biographie, s. v.