BARTH, Heinrich
Filosofo svizzero, nato a Berna il 3 febbraio 1890, morto a Basilea il 22 maggio 1965. Fratello del teologo Karl, dal 1928 libero docente all'università di Basilea, dove dal 1942 ha insegnato come professore ordinario. Formatosi alla "scuola di Marburgo", con P. Natorp e H. Cohen come maestri, ha svilup pato un pensiero situato all'intersezione di trascendentale kantia no, trascendentalità medievale e platonismo, e in grado di inter pretare filosoficamente un sostanziale cristianesimo. La produzio ne filosofico-storiografica di B. si inquadra in questo progetto teo rico di fondo e si sviluppa, dopo un iniziale idealismo critico (Die Seele in der Philosophie Platons, 1921; Philosophie der praktischen Vernunft, 1927), nel senso di una "filosofia del fenomeno". Tale fi losofia viene ripercorsa storiograficamente da B. e colorita vieppiù esistenzialisticamente (Philosophie der Erscheinung. Eine Problemgeschichte, vol. i, 1946, vol. ii, 1959; Erkenntnis der Existenz, 1965). Poiché il fenomeno è in relazione con l'eidos, esso fornisce l'acces so non solo alla realtà contingente, ma anche alla pienezza di sen so che in essa si manifesta; esistere è fenomenalizzarsi e l'esistenza è conoscenza e decisione, orientata alla verità come al proprio presupposto trascendentale.
Bibl.: Philososophie und christliche Existenz, a cura di G. Huber, Basilea-Stoccarda 1960 (con bibliografia); P. Gürtler, Der philosophische Weg H. Barths, Basilea 1976.