ALDEGREVER, Heinrich
Incisore, orafo, pittore, nato nel 1502 circa a Paderborn in Vestfalia, morto circa il 1555. Figlio di Hermann Trippenmeker, detto Aldegrever, in gioventù dimorò probabilmente a Norimberga, ma prima del 1527 risulta cittadino di Soest. Si distinse specialmente come incisore in rame, e in particolar modo si dedicò al genere ornamentale, sì da essere il più cospicuo disegnatore tedesco in quest'arte minore. Le sue incisioni furono ricercate anche oltre i confini germanici, servendo specialmente agli orafi. Il Pauli calcola che esse arrivino al numero di 291 e cita dell'A. anche alcune xilografie. L'A. si giovò, per l'ornamento e per la figura, dei motivi e delle forme dei dureriani, specialmente dei due Beham e di Georg Pencz (Evangelisti, Lucrezia). Incise anche i ritratti di Melantone e di Lutero dipinti dal Cranach. Dalla Danza macabra di Holbein fu ispirato per una serie sullo stesso soggetto (1541). Subì anche l'influsso degl'incisori italiani Marc'Antonio e Zoan Andrea. Da ricordare specialmente diversi soggetti di costumi, come il Ballerino alle nozze, tre incisioni su ferro (l'Alfiere, lo studio di una testa, Orfeo), due autoritratti, disegni per decorare una corazza, pugnali, boccali, ecc. L'A. dipinse anche su tela e su vetro; ma i lavori di cesello, che portano le sue cifre, difficilmente si possono ritenere autentici ed è più probabile che siano stati eseguiti da altri su disegni del maestro. Le sue pitture di maggiore importanza sono: l'altare della Madonna nella Wiesenkirche di Soest, alcuni buoni ritratti a Vienna, Arolsen e Londra; un Cristo seduto, a Praga.
Bibl.: Pauli, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, I, Lipsia 1907.