HEDY (ΗΕΔΥ)
Supposto incisore di gemme.
Il nome è inciso su di un'onice con la testa di Medusa (C. I. G., 7193, dove l'iscrizione è letta ῾Ηδύ[ς]). La forma errata fa pensare da sola ad una falsificazione: Stephani (Angebl. Steinschn., p. 219) vedeva l'originale di questa imitazione in una iscrizione del colombario di Livia: Hedys. Aur. Secunda Hedi, dove Aur. può essere inteso come aurifex, e sotto questo genere di artefici si sono voluti comprendere (Bianchini, Gori) anche gli incisori di gemme.
Bibl.: H. Brunn, Gesch. griech. Künst, II ed., Stoccarda 1889, II, 613.