CÚPER, Héctor Raul
Argentina. Chabas, 16 novembre 1955 • Ruolo: difensore • Squadre di appartenenza: 1976-77: Ferrocaril Oeste; 1977: Independiente Rivadavia; 1978-88: Ferrocaril Oeste; 1988-1992: Huracán • Vittorie: 2 Campionati argentini (1982, 1984) • In nazionale: 8 presenze • Carriera di allenatore: Huracán (1993-95), Atlético Lanus (1995-97), Real Maiorca (1997-99), Valencia (1999-2001), Inter (2001-02) • Vittorie: 1 Coppa Conmebol (1996), 2 Supercoppe Spagnole (1998, 1999)
Nato vicino a Santa Fe e con bisnonni britannici (il cognome originario era Cooper), da giocatore ha vinto due volte il Campionato argentino, mentre da allenatore è diventato famoso dopo aver lasciato il suo paese per la Spagna. Porta il Real Maiorca alla finale di Coppa delle Coppe (contro la Lazio), ma è a Valencia, dove sostituisce Ranieri, che ha le più importanti affermazioni. Nel 2000, arriva terzo in Campionato, alle spalle del Deportivo La Coruña e del Barcellona, e contro ogni previsione trascina la squadra alla finale di Champions League, dopo aver eliminato anche la Lazio, per cedere infine al Real a Parigi. La stagione dei successi del Valencia si prolunga ancora di un anno, quando Cúper riporta la squadra in finale di Champions League, questa volta contro il Bayern e perde soltanto ai rigori, dopo essere stato in vantaggio. Dal 1° luglio 2001 è l'allenatore dell'Inter, che lo ha scelto anche nel ricordo di un altro argentino, che aveva fatto fortuna in Spagna: Helenio Herrera. Uomo gentile e riservato, sostenitore di un calcio aggressivo, veloce, organizzato, soprattutto nella fase difensiva, fautore del 4-4-2, aperto però anche ad alcune correzioni in corsa (con l'inserimento di un trequartista), Cúper è un allenatore molto attento anche ai comportamenti fuori dal campo e alla professionalità dei giocatori. La sua qualità migliore, al di là del rigore tattico, resta la capacità di motivare i giocatori.