ḪĀYLA SELLĀSĒ negus di Etiopia
Nato il 17 luglio 1891, secondogenito del rās Makonnen governatore dell'Harar; fu successivamente governatore (col titolo di daǧǧ-azmāč) dei Sidama e poi nel 1910 dell'Harar stesso. Destituito dal suo comando per ordine dell'erede del trono lĭǵǵ Iyāsu nel 1915, aderì al partito dei capi scioani che prepararono la rivoluzione del settembre 1916. Proclamato erede del trono col titolo di ras e consolidato il suo potere dopo la vittoria di Sagalē (v. etiopia: Storia, XIV, p. 473), egli iniziò una cauta azione politica con tendenze modernizzanti, che gli procurarono il favore dei cosiddetti "giovani etiopici". Nel 1924, alla testa d'una missione composta deii principali capi etiopici visitò le varie corti di Europa e, ritornato in patria, appoggiò varie iniziative culturali. Nel 1927 riceveva la visita del duca degli Abruzzi e iniziava le conversazioni che portarono al trattato d'amicizia e arbitrato fra l'Italia e l'Etiopia del 2 agosto 1928 e alla convenzione per la strada automobilistica Assab-Dessiè. Rafforzata la sua posizione all'estero, con la pronta repressione d'un breve movimento di protesta nel settembre 1928, egli fu nominato dall'imperatrice Zauditu negus e "Vicario plenipotenziario ed erede del trono etiopico", accentuando quindi la sua preminenza nello stato. La ribellione del ras Gugsā Walē fu repressa con le armi nel marzo 1930 e il 3 aprile dello stesso anno Zauditu moriva. Il nuovo negusa nagast, proclamatosi tale lo stesso giorno, assunse come nome di regno il suo nome di battesimo Ḫāyla Sellāsē, mentre sin allora era stato designato col suo nome familiare di Tafari.
L'anno successivo egli emanava una costituzione e faceva preparare un codice penale e altre leggi e bandi minori.
Bibl.: Ḫeruy Walda Sellāsē, Ya-ḥeywat tārik, Addis Abeba 1923; A. Giannini, La costituzione etiopica, in Oriente Moderno, 1931 (anche in estratto, con alcune modificazioni); E. Cerulli, Il nuovo Codice penale etiopico ed i suoi principi fondamentali, in Oriente moderno, 1932.