hashtag
s. m. inv. Cancelletto: simbolo grafico molto usato in informatica, che è poi stato adottato dalle reti sociali, come Twitter, per classificare gli argomenti di discussione; per estensione, gli argomenti stessi.
• L’hashtag #occupyIsernia sale subito in vetta alle tendenze mondiali: non sono solo gli italiani a twittare sull’argomento, perlopiù interrogandosi su cosa stia succedendo. Complice l’appeal di quell’«occupy», la notizia rimbalza oltreoceano, moltiplicando l’effetto esilarante. Sì, perché i più navigati capiscono subito che si tratta di una burla e stanno al gioco e sfogano la propria creatività inventando dettagli della fantomatica manifestazione. Nasce così una delle beffe più divertenti partorite sul social network. (Anna Rita Rapetta, Sicilia, 3 maggio 2012, p. 25, Noi Oggi) • Mentre [Stefano] Caldoro attraverso l’hashtag #assicurazioni fa sapere in un primo twitt: «Tariffa unica. Una battaglia di civiltà. Nel Sud individuare chi truffa e premiare i virtuosi». (Valerio Esca, Mattino, 3 febbraio 2014, p. 4, Primo Piano) • tot capita tot linee, ognuna con una sfumatura diversa dalle altre, ennesima prova generale di un congresso itinerante che [Matteo] Renzi svolge in Rete con i suoi hashtag, che i gruppi tengono in Parlamento con i loro contrapposti documenti, e che i ministri hanno pensato di portare anche a Palazzo Chigi. Queste strane assise delocalizzate del Pd stanno già producendo effetti politici e sbalzi d’umore personali. (Francesco Verderami, Corriere della sera, 11 febbraio 2017, p. 1, Prima pagina).
- Dall’ingl. hashtag.
- Già attestato nell’Unità del 20 febbraio 2011, p. 7, Esteri.