DERENBOURG, Hartwig
Arabista, figlio di Joseph Naftali (v.), nato a Parigi il 17 marzo 1844, morto ivi il 12 aprile 1908. Fu professore nell'École des langues orientales vivantes dal 1875 e nell'École des Hautes Études dal 1885.
Oltre ai varî scritti pubblicati in collaborazione col padre (la versione araba della Bibbia di Sa‛dyāh, gli opuscoli grammaticali ebreo-arabi di Ibn Gianāḥ, le iscrizioni sudarabiche nel Corpus Inscriptionum Semiticarum), iniziò il catalogo dei manoscritti arabi dell'Escorial (1883-1903, compiuto di sugli appunti del D. da E. Lévi-Provençal, 1927) e pubblicò, e in parte tradusse, varî testi arabi di grande importanza, quali la grande grammatica di Sībawayhi (1881), l'interessante autobiografia dell'emiro siriaco contemporaneo della prima crociata Usāmah ibn Munqidh (1886-1893; nuova edizione e traduzione inglese di Ph. K. Hitti, 1929-1930), e quella di ‛Umārah ibn ‛Alī al-Yamanī, contemporaneo e avversario di Saladino, nonché alcu̇ne opere letterarie di lui (1897-1906).