MARTINSON, Harry
Scrittore svedese, nato a Jämshög il 6 maggio 1904.
È uno dei cinque scrittori "proletarî" svedesi che nel 1929 debuttarono con un comune programma tra vitalista e futurista. Venuto all'arte dalla vita pratica (era marinaio), M. vi ha portato, insieme alla inesperienza giovanile, una rara fantasia pittorica ed un'eccezionale sensibilità verbale e ritmica. Descrittore della vita nomade sui mari e delle più svariate esperienze nei porti d'ogni continente (Resor utan mål, viaggi senza mèta, 1932; Kap Farväl, 1933) egli rivela la sua sensibilità di pagano adoratore delle forze di natura (Nässlorna blomma, Le ortiche fioriscono, 1935; Vägen ut, L'evasione, 1936; Det enkla och det svåra, Il semplice e il difficile, 1939) con un'immediatezza d'espressione che mira a sostituirsi a ogni mediazione intellettuale. Tuttavia il radicalismo dell'orientamento estetico al quale appartiene non è stato sempre fecondo; e minaccia oggi di far degenerare nella maniera l'originaria spontaneità della sua arte.