MULISCH, Harry Kurt Victor (App. IV, ii, p. 537)
Scrittore nederlandese. La notorietà di cui M. ha goduto fin dai suoi esordi letterari ha trovato riscontro in numerosi riconoscimenti ufficiali: dai premi C. Huygens e P.C. Hooft, tributatigli nel 1977, alla nomina di commendatore nell'Ordine del Leone nederlandese che nel 1997 ha coronato cinquant'anni di carriera letteraria.
La produzione di M. si è arricchita di raccolte poetiche (De gedichten 1974-1983, 1987, Le poesie 1974-1983) e drammaturgiche (Theater 1960-1977, 1988, Teatro 1960-1977), ma soprattutto di romanzi e novelle, nonché di saggi politici, filosofici, scientifici. Tra questi ultimi spiccano: De compositie van de wereld (1980, La composizione del mondo); Het licht (1988, La luce); la raccolta De zuilen van Hercules (1990, Le colonne di Ercole), che contiene una lettera aperta ai firmatari degli Accordi di Helsinki; Bij gelegenheid (1995, In occasione), raccolta di quindici conferenze in cui viene anche trattato il rapporto tra letteratura e scienza. È un tema, quest'ultimo, che è affiorato soprattutto negli ultimi romanzi e novelle di M., consentendo così di precisare l'interpretazione delle opere precedenti. Tra esse, l'enigmatica novella Oude lucht (1977, Aria vecchia) e il romanzo De aanslag (1982; trad. it. L'attentato, 1986), in cui, attraverso la storia di un attentato avvenuto durante la Seconda guerra mondiale, M. dimostra come certe esperienze si annidino nel profondo dell'anima e influenzino il destino dell'uomo anche a molti anni di distanza.
L'inserimento di elementi scientifici, che affiorano occasionalmente anche in Hoogste tijd (1985, Ultimo momento), nella novella De pupil (1987, Il pupillo), ambientata a Capri nel 1945, o in De elementen (1988, Gli elementi), diventa sempre più evidente: la novella Het beeld en de klok (1989, La statua e l'orologio) sembra quasi un pretesto per esprimere considerazioni sulla relatività del tempo umano. In Voorval (1989, L'accaduto), un ingegnere, mentre cade dal 55° piano di un grattacielo e vede passare davanti a sé il fallimento della sua vita coniugale, trova anche il tempo per un rapido calcolo sulla relazione tra altezza e velocità per determinare le rotazioni che farà il suo corpo prima di raggiungere il suolo. Un connubio totale tra scienza e finzione è realizzato nel romanzo De ontdekking van de hemel (1992, La scoperta del cielo), in cui un alto funzionario del regno celeste, deluso dalla piega che sta prendendo la vita sulla Terra, ordina a un angelo di predisporre l'avvento di un essere che restituisca al Cielo le tavole dei Dieci comandamenti. Alla sua ormai impressionante opera si è aggiunto nel 1998 De procedure (La procedura): questo romanzo, ricco di spunti e di allusioni, ci riporta nel mondo del passato, in cui un ebreo di Praga, seguendo la procedura occulta, ricrea un golem.
Bibl.: F.C. de Rover, De weg van het lachen. Over het oeuvre van Harry Mulisch (La via della risata. Sulle opere di Harry Mulisch), Amsterdam 1987; E.G.H.J. Kuipers, De furie van het systeem: over het literaire werk van Harry Mulisch in de jaren vijftig (La furia del sistema: sulla produzione letteraria di Harry Mulisch negli anni Cinquanta), Amsterdam 1988; M. Mathijsen, De werken van Harry Mulisch: een Bibliografie (Le opere di Harry Mulisch: una bibliografia), in collab. con E. den Boer, Amsterdam 1992; Mulisch en de wetenschap: naar aanleiding van 'De ontdekking van de hemel' van Harry Mulisch (Mulisch e la scienza: riguardo 'La scoperta del cielo' di Harry Mulisch), a cura di W. Haan et al., Kampen 1995.