LÖWENHJELM, Harriet Augusta Dorotea
Poetessa e disegnatrice svedese, nata a Hälsingborg il 18 febbraio 1887, morta nel sanatorio di Romanäs, presso Säby, il 24 maggio 1918. Tranne qualche viaggio (a Ceylon, nel 1904-05, e a Parigi, nel 1913) passò la sua breve esistenza nell'intimità dell'ambiente familiare e, in varî sanatorî nordici, scrivendo e disegnando per proprio diletto.
La prima raccolta di versi uscita postuma (Dikter, a cura di C. Mörner, 1919) quasi passò inosservata, ma la seconda edizione (1927) e la terza (1948) rivelarono appieno il suo ingegno poetico. Accanto a puri componimenti giocosi, a quadretti di genere abbozzati in punta di penna se ne trovano altri ben più serî e impegnativi, che attestano la lotta di un'anima consapevole della prossima fine eppure benedicente alla bellezza e alla vita, penetrata dalla scepsi moderna eppure sempre assetata di valori etermi. Specialmente le ultime liriche scritte in sanatorio hanno la schiettezza e la nuda forza d'una confessione religiosa.
Bibl.: O. Holmberg, Madonnan och järnjungfrun, Stoccolma 1927; H. G. Hildebrand, Bibeln i nutida svensk lyrik, Uppsala 1939; E. Björkman-Goldschmidt, H. L., Stoccolma 1947; M. Gabrieli, Storia della letteratura della Scandinavia, Milano 1958.