Searles, Harold Frederic
Psichiatra e psicoanalista statunitense, nato a Hancock (New York) il 1° settembre 1918. Ha esercitato (1949-64) come psicoterapeuta di pazienti schizofrenici ospedalizzati presso il Chestnut Lodge Hospital di Washington e come consulente psichiatra (1962-70) e supervisore clinico (1962-78) presso il National Institute of Mental Health di Bethesda (Maryland). Dopo un periodo di training presso il Washington Psychoanalytical Institute, vi è divenuto (1958) analista didatta; dal 1964 ha insegnato psichiatria alla Georgetown University di Washington. Psicoanalista di raffinata sensibilità clinica, è considerato un indiscusso punto di riferimento nella terapia di pazienti 'gravi' (borderline, schizofrenici ecc.).
La formazione psichiatrica e psicoanalitica di S. è avvenuta secondo quella direttrice di parziale allontanamento dalle posizioni freudiane 'ortodosse' che si è venuta delineando, nella psicoanalisi americana, soprattutto grazie all'opera di H.S. Sullivan. L'attenzione agli aspetti interpersonali e 'di campo' della terapia è particolarmente presente negli studi iniziali di S. sul "non umano", inteso come insieme di esperienze regolative del mondo (affettivo, cognitivo ecc.) del bambino, che sono da questo vissute come "fuori da sé", sia a causa di una strutturazione ancora insufficiente del mondo soggettivo, sia perché definitivamente appartenenti alla realtà esterna. Sarà su questa linea che, opportunamente modulati da un'esperienza clinica via via più profonda, si svilupperanno i principi operativi della tecnica di S., schematizzabili nella "rilevanza della realtà materiale", come attenzione alle interazioni del paziente realmente avvenute o che sono in corso, nella "osservazione partecipe", come ridefinizione in termini di campo del livello di indagine significativo a fini terapeutici, e nell'analisi, conseguente, del controtransfert, da utilizzare come fondamentale elemento diagnostico, cogliendo in particolare la sua oscillazione tra fasi di qualità diversa, in relazione agli stati più o meno 'simbiotici' del transfert del paziente.
Opere principali: The nonhuman environment in normal development and in schizophrenia (1960); Collected papers on schizophrenia and related subjects (1965; trad. it. Scritti sulla schizofrenia, 1974); Countertransference and related subjects (1979; trad. it. Il controtransfert, 1994); Intrapsychic and interpersonal dimensions of treatment. A clinical dialogue (in collab. con R. Langs, 1980); My work with borderline patients (1986; trad. it. Il paziente borderline, 1988).