Psichiatra e psicanalista statunitense (Hancock, New York, 1918 - Los Angeles 2015). Ha esercitato (1949-64) come psicoterapeuta di pazienti schizofrenici ospedalizzati presso il Chestnut lodge hospital di Rockville (Washington, D. C.) e come consulente psichiatra (1962-70) e supervisore clinico (1962-78), presso il National institute of mental health di Bethesda (Maryland). Dopo un periodo di training presso il Washington psychoanalytic institute, vi è divenuto (1958) analista didatta; dal 1964 ha insegnato psichiatria alla Georgetown University di Washington. La formazione psichiatrica e psicanalitica di S. è avvenuta secondo quella direttrice di parziale allontanamento dalle posizioni freudiane ortodosse che si è venuta delineando, nella psicanalisi americana, soprattutto grazie all'opera di H. S. Sullivan. L'attenzione agli aspetti interpersonali della terapia è particolarmente presente negli studi iniziali di S. sul "non umano", inteso come insieme di esperienze regolative del mondo (affettivo, cognitivo, ecc.) del bambino che sono da questo vissute come "fuori da sé", sia a causa di una strutturazione ancora insufficiente del mondo soggettivo, sia perché definitivamente appartenenti alla realtà esterna. È su questa linea che si sono sviluppati i principi operativi della tecnica di S., schematizzabili nella "rilevanza della realtà materiale", intesa come attenzione alle interazioni del paziente già avvenute o ancora in corso, nella "osservazione partecipe", intesa come ridefinizione in termini intersoggettivi del livello di indagine significativo a fini terapeutici, e nell'"analisi del controtransfert", da utilizzare come fondamentale elemento diagnostico, cogliendo in particolare la sua oscillazione tra fasi di qualità diversa, in relazione alle varie fasi del transfert del paziente. Tra le opere: The nonhuman environment in normal development and in schizophrenia (1960); Collected papers on schizophrenia and related subjects (1965; trad. it. Scritti sulla schizofrenia, 1974); Countertransference and related subjects (1979; trad. it. Il controtransfert, 1994); Intrapsychic and interpersonal dimensions of treatment. A clinical dialogue (in collab. con R. Langs, 1980); My work with borderline patients (1986; trad. it. Il paziente borderline, 1988).