Uomo di stato (Londra 1661 - ivi 1724). Di famiglia whig, parteggiò col padre per Guglielmo d'Orange. Eletto (1689) deputato, si schierò con l'ala moderata dei tories. Nel 1696 fondava la National Land Bank, la rivale tory della Bank of England. Alla fine del 1706 H. fu chiamato come segretario per il Nord. Nel febbr. 1708 J. Ch. Marlborough e S. Godolphin, accusandolo di essere implicato in un caso di spionaggio a favore della Francia, lo costrinsero a dimettersi. Le cresciute simpatie per i tories della regina portarono (apr. 1710) alla crisi, e, dopo le dimissioni di Godolphin, H. fu nominato cancelliere. Negli anni di governo H. non seppe, peraltro, essere pari al suo compito: vittorioso in piccoli intrighi, perdeva poi con i whigs le più importanti battaglie parlamentari. Sebbene fosse tra i dissenters, non fece nulla contro lo Schism Act proposto da H. S.-J. Bolingbroke nel 1714. L'incertezza del comportamento logorò il suo prestigio e nel luglio fu destituito. La rivolta giacobita del 1715 lo tagliò fuori dalla scena politica: processato, fu assolto (1717), ma trascorse da privato gli ultimi anni. H. fu anche assiduo collezionista, soprattutto di libri, di stampe e di manoscritti; la sua collezione fu accresciuta dal figlio Edward (1689-1741), la vedova del quale, nel 1742, vendette all'asta i libri, le stampe, le curiosità, le monete e cedette poi (1753) allo stato i manoscritti che costituirono (Harleian Library), insieme con le collezioni Cotton e Sloane, il nucleo iniziale del British Museum.