HARLEY, Robert, conte di Oxford
Uomo di stato inglese, nato a Londra il 5 dicembre 1661. Nella rivoluzione del 1688 prese Worcester per Guglielmo d'Orange; nel 1689 rappresentò Tregony al parlamento, e nel 1690 e negli anni seguenti New Radnor. Suo padre era un whig moderato, ma nonostante questo fatto e le sue amichevoli relazioni coi whigs, egli condivideva le idee politiche dei tories moderati. Perciò durante il regno di Guglielmo fu sempre criticato. Nel 1694 presentò il disegno del Triennal Bill; nel 1696 fondò la Land Bank, una rivale tory della Banca d'Inghilterra dei whigs, che fu però di breve durata, e nel 1697 e nel 1698 presentò la risoluzione per la riduzione delle forze militari del re. H. non seguiva una larga politica costruttiva; e amava gli intrighi di retroscena. Ma il suo carattere, il suo amore per la letteratura e l'integrità della sua vita privata gli procurarono molti amici. Nella vita parlamentare poi, per quanto non fosse un oratore, era provetto pilota, stimato per le sue conoscenze finanziarie e per la sua padronanza di tutti i particolari della procedura parlamentare. Dal 1701 al 1705 fu presidente della Camera dei comuni.
Nel 1704, quando nel ministero Godolphin-Marlborough, che sulle prime era stato di carattere tory, ma ora per la necessità di un vigoroso proseguimento della guerra di successione spagnola tendeva a unirsi sempre più coi whigs (v. marlborough) fu fatto il primo passo in questo senso e Nottingham, tory estremista, fu tolto dal suo ufficio, il suo posto di segretario di stato per il dipartimento nordico fu occupato da H., tory moderato. L'avvicinamerito ai whigs divenne nettissimo tra la fine del 1705 e la fine del 1706; e se apparentemente le relazioni fra H. e i suoi colleghi erano amichevoli, in realtà il governo era d'accordo solo nella politica estera e solo il favore della regina Anna, che dipendeva dall'influenza a corte della duchessa di Marlborough, ne prolungava l'esistenza. Sennonché la regina cominciava ad essere stanca del dominio della duchessa di Marlborough (v. anna d'inghilterra); e H., sempre affaccendato a ordire intrighi, riuscì durante il 1707 a esercitare un certo influsso sulla regina per mezzo di una nuova dama di corte Abigail Hill (più tardi Mrs. Masham). Tuttavia i piani di H. furono improvvisamente scossi. Si scoprì che un impiegato aveva fornito al ministro francese documenti segreti sottratti dall'ufficio di H. stesso. Alcuni insinuarono che anche H., sospetto di nutrire simpatie per il pretendente Giacomo Stuart, avesse avuto parte nel fatto. Nel febbraio 1708 Godolphin e Marlborough si sentirono forti abbastanza da imporsi alla regina, invitandola a scegliere fra loro e H. L'11 febbraio H. fu destituito. Da allora, per due anni, H. aspettò la sua ora, unito all'opposizione coi tories e con Bolingbroke ed esercitando sempre più la sua influenza sulla regina per mezzo di Mrs. Masham. Nell'aprile 1710 ebbe luogo la rottura fra la regina e la duchessa di Marlborough, cui seguì il crollo della potenza del ministero whig. Godolphin fu costretto nell'agosto a dare le sue dimissioni, e H. fu fatto cancelliere del Tesoro. Nell'ottobre, vedendo l'impossibilità di avere l'appoggio dei whigs, sostenne apertamente il programma dei tories, iniziando negoziati segreti di pace con la Francia. A giustificare la sua condotta può servire il fatto che il paese era stanco della guerra, come dimostrò nelle elezioni del 1710 il fatto che la maggioranza fu conseguita dai tories. Ma H. si era alienato i tories estremisti con le dichiarazioni che egli fece ai whigs, di voler far proseguire la guerra. Nel marzo 1711 la sua popolarità fu ravvivata da un attentato contro di lui di una spia francese. Nel maggio 1711 H. fu innalzato alla dignità di pari, col titolo di conte Oxford e conte Mortimer, e divenne ministro del Tesoro. L'anno trascorse in progetti finanziarî ambiziosi e nei segreti negoziati per la pace. I whigs che avevano avuto sentore delle trattative, si unirono con i High Church Tories e combatterono il governo nella Camera alta, nel dicembre 1711, con una mozione contraria alla pace. H. li ripagò imponendo le dimissioni di Marlborough e ottenendo dalla regina la promessa di creare 12 nuovi pari, per assicurargli una maggioranza nella Camera dei lords. Questo atto venne considerato dai suoi nemici come un uso ingiustificato delle prerogative reali, e formò il principale motivo dell'accusa mossa contro di lui nel regno seguente. Nel 1712 e 1713 la rottura fra H. e i tories estremisti si aggravò ancor più; e intanto H. cercava di tessere intrighi col pretendente Stuart e nello stesso tempo di conciliarsi la dinastia hannoveriana. Nel maggio del 1714 Bolingbroke proponendo lo Schism Act, una misura diretta contro i dissidenti e appoggiata dai High Church Tories, pose H. in difficile posizione: egli non osò opporsi, pur non desiderando il provvedimento. Questa sua esitazione diminuì molto il suo prestigio. In ultimo Anna finì con cedere alle sue inclinazioni verso la High Church: H. perdette completamente il favore che godeva presso di lei e il 27 luglio 1714 fu destituito. Pochi giorni dopo la regina morì. Benché H. avesse simpatie per gli Stuart, pure non fece alcun piano di lotta, e i whigs divennero i padroni della situazione. Dopo la ribellione degli Stuart nel 1715 Bolingbroke fuggì, ma H. con la sua calma caratteristica continuò ad assistere alle sedute della Camera dei lords. Nel 1716 fu messo in stato di accusa: solo dopo un anno fu imprigionato. Ma fu assolto nel giugno 1717; e, sebbene escluso dall'amnistia, visse senza essere molestato fino alla sua morte, avvenuta il 21 maggio 1724.
Come uomo di stato egli aveva molte manchevolezze; ma merita di essere ricordato soprattutto per essere stato il primo uomo politico inglese che si sia servito in modo sistematico della stampa, plasmando l'opinione pubblica per mezzo degli scritti di Swift, di Daniel Defoe e altri. H. fu anche un assiduo collezionista di libri e di manoscritti; e la sua collezione, continuata dal figlio, formò il nucleo per la celebre Biblioteca di Harley (Harleian Library), che si trova ora nel British Museum.
Bibl.: E. S. Roscoe, R. H., Earl of Oxford, Londra 1902. Cfr. anche anna d'inghilterra; bolingbroke; marlborough.