HARDWICKE, Philip Yorke, primo conte di
Giurista e uomo politico inglese, nato a Dover il 10 dicembre 1690, morto a Londra il 6 marzo 1764. Avvocato nel 1715, fu eletto deputato nel 1719, e si affermò subito come eminente costituzionalista. Fece rapida carriera: solicitor general nel 1720, attorney general nel 1723, lord chief justice nel 1733; e fu creato barone. Nominato lord cancelliere nel 1737, presiedette il consiglio di reggenza nelle assenze del re Giorgio II. Nel 1745 represse con energia la ribellione giacobita, e in seguito presiedette con imparzialità ai processi contro i pari scozzesi coinvolti nel movimento. Nel 1746 promosse un'utile riforma giudiziaria in Scozia, sostituendo una regolare magistratura sul tipo inglese alla giurisdizione ereditaria dei proprietarî terrieri: ma commise poi l'errore di far dichiarare illegale il costume nazionale dei Highlanders a causa della partecipazione di questi alla recente ribellione. Alla morte di Henry Pelham nel 1756 riuscì a far nominare primo lord della tesoreria il duca di Newcastle, rimanendo egli lord cancelliere; fu anzi elevato allora al grado di conte di Hardwicke e visconte Royston. Alla caduta del Newcastle anche il H. si dimise, e sebbene promovesse la coalizione fra Pitt e Newcastle non volle far parte del nuovo ministero, e nel 1762 passò all'opposizione. Come uomo politico fu di carattere incerto; abile nelle crisi del 1748, si mostrò irresoluto e infido nel conflitto fra Pitt e Bute. Rimase aderente ai principî della rivoluzione del 1688 e fu sempre un whig intransigente. Come giurista fu eminente, e nei vent'anni del suo cancellierato eresse a sistema scientifico la giurisprudenza basata sull'equity che aveva trovato in stato caotico.
Bibl.: Lord Campbell, Lives of the Lord Chancelleros, V, Londra 1845; G. Harris, Life of Lord Chancellor H., Londra 1847; vedi inoltre la corrispondenza del H. inedita al British Museum.