Pittore (forse Kulmbach 1480 circa - Norimberga 1522). A Norimberga, dove giunse intorno al 1500, guardò a I. De Barbari e iniziò la sua attività come incisore accanto a Dürer: xilografie per le commedie di Rosvitha edite (1501) da C. Celtis, del quale illustrò i Quattuor libri amorum (1502). La prima opera pittorica è il completamento dell'altare di S. Nicola di J. Koeler (1505, Norimberga, Museo e St. Lorenz): in essa la presenza di De Barbari e di Dürer è sentita nell'impostazione e realizzazione delle figure; invece, nelle storie dei ss. Pietro e Paolo, ora agli Uffizi, del 1510, e ancora più nel polittico di s. Caterina (Cracovia, 1515-16, S. Maria), la sensibilità cromatica, soprattutto espressa nel paesaggio, e l'intensità espressiva fanno pensare anche a un rapporto con l'arte di A. Altdorfer. Altre opere importanti sono il trittico per L. Tucher (1513) in St. Sebald a Norimberga e un altare della Vergine diviso tra i musei di Berlino e di Cracovia. Abile anche come ritrattista (Margravio Casimi, 1511, Monaco, Alte Pinakothek), pur rimanendo nell'ambito dell'impostazione düreriana riuscì a fornire opere notevoli per sicurezza compositiva e armonia cromatica.