SCHOBER, Hans
Uomo politico austriaco, nato a Perg (Austria Superiore) il 14 novembre 1874, morto a Baden presso Vienna il 30 agosto 1932. Capo della polizia di Vienna dal giugno 1918, nel giugno 1921 fu incaricato di formare un ministero al di fuori dei partiti. Svolse una politica di ricostruzione, volta a migliorare l'angosciosa situazione finanziaria e a regolare i rapporti con gli stati confinanti: s'accordò con l'Ungheria, con la mediazione italiana, per il ritorno del Burgenland all'Austria, e con la Cecoslovacchia (trattato di Lana, dicembre 1921). Dimessosi nel maggio 1922, tornò a coprire la carica di capo della polizia distinguendosi come riformatore e organizzatore di accordi internazionali contro la criminalità; nel novembre 1929 si ricorse a lui perché formasse di nuovo un governo al di fuori dei partiti. S'adoperò a ristabilire la tranquillità, e condusse in porto la riforma della costituzione del 1919; concluse con un'intensa attività all'estero vantaggiosi accordi finanziarî. Cadde nel settembre 1930 per il complicarsi della situazione interna. Nel novembre partecipò alla lotta elettorale capeggiando il blocco economico nazionale; nel dicembre divenne vicecancelliere e ministro degli Esteri. Come tale lanciò nel marzo 1931 il progetto di una unione doganale con la Germania, che fu condannato dal tribunale dell'Aia come lesivo dell'indipendenza austriaca. Abbandonò il ministero nel gennaio 1932.
O. Kleinschmied, Schober, Vienna 1930.