KIRK, Hans Rudolf
Romanziere danese, nato a Hadsund, nel fjord di Amager, il 1° gennaio 1898. Studiò giurisprudenza e ottenne un impiego comunale, ma l'abbandonò per darsi al giornalismo. Collaboratore del Social-Democraten (1930-32) e poi del comunista Arbejderbladet e di periodici scandinavi di estrema sinistra, ha portato anche nei suoi romanzi, scritti con estrema cura documentaria, la sua fede politica, non disgiunta da un sicuro senso dello stile.
Il primo romanzo, Fiskerne ("I pescatori", 1928), narra la storia spirituale d'una comunità di pescatori sfrattati dal loro ambiente d'origine e messi di fronte ai problemi di un nuovo insediamento; Daglejerne ("I braccianti", 1936) riflette l'abbandono delle campagne da parte del proletariato rurale e l'inizio del movimento operaio e sindacalista danese. Anche nei romanzi più recenti (Slaven, "Lo schiavo", 1948, sull'occupazione tedesca; Vredenssøn, "Il figlio dell'ira", 1950, rievocazione storicofantastica della vita di Cristo) il problema sociale è la fonte prima dell'ispirazione artistica.
Bibl.: O. Gelsted, in Kritisk Revue, Copenaghen 1928, n. 4; S. Møller Kristensen, Dansk Litteratur 1918-1950, ivi 1951.