JAUSS, Hans Robert
Teorico tedesco della letteratura, nato a Goppingen il 12 dicembre 1921. Compiuti gli studi a Heidelberg, ha insegnato in diverse università tedesche. Nel 1966 inizia l'attività presso il dipartimento di Scienza della letteratura dell'università di Costanza, dove dà avvio a quelle ricerche sui problemi della storia e della ricezione della letteratura che caratterizzano il gruppo di studiosi che verrà chiamato la ''Scuola di Costanza'': la sua conferenza del 1967 Literaturgeschichte als Provokation der Literaturwissenschaft (1970; trad. it., Perché la storia della letteratura?, 1969) diviene una sorta di manifesto della nuova prospettiva di ricerca. In seguito J. ha tenuto corsi in numerose università, soprattutto negli Stati Uniti.
Dopo studi sulla teoria del romanzo e sulla narrazione medievale (Zeit und Erinnerung in Marcel Proust ''A la recherche du temps perdu'': ein Beitrag zur Theorie des Romans, 1955; Untersuchungen zum mittelalterlichen Tierdichtung, 1959; Génèse de la poésie allégorique française au Moyen Age (de 1180 à 1240), 1962), con Provokation J. ha affrontato il problema della storia della letteratura all'interno del dibattito sulla definizione del testo letterario e della sua tradizione. Importante per la riflessione sulla nascita della letteratura della modernità − riprendendo alcuni motivi del pensiero di Curtius − è Alterität und Modernität der mittelalterlichen literatur. Gesammelte Aufsätze 1956-1976 (1977). Il problema della ricezione del testo è ripreso e svolto in opere come Kleine Apologie der Aesthetischen Erfahrung (1972; trad. it., Apologia dell'esperienza estetica, 1985) e la fondamentale Aestetische Erfahrung und literarische Hermeneutik, i-iii (1982; trad. it., in Esperienza estetica ed ermeneutica letteraria, 2 voll., 1987-88; e in Estetica e interpretazione letteraria, 1990), che muovono da una presa di distanza dalla tesi dominante nella storia dell'estetica − poche le eccezioni, come la Critica kantiana − secondo cui l'analisi degli effetti prodotti dall'opera d'arte non apparterrebbe al dominio estetico.
J. ritiene infatti indispensabile porre, accanto alla ''polarità artistica'', vale a dire al problema della produzione del testo, quello della ''polarità estetica'', cioè della ricezione dell'opera da parte di una cultura socialmente e storicamente determinata. È questa una prospettiva che si rafforza, nel dibattito della teoria e metodologia critica della letteratura, con il tramonto della cultura semiologico-strutturalista e dei metodi che a essa facevano riferimento. Nel fenomeno letterario J. distingue tre momenti cui corrispondono tre piani di analisi: la poiesis, il piano della produzione del testo; la aisthesis, la peculiare conoscenza di cui l'opera si fa portatrice; e la katharsis, il momento del piacere estetico in cui è in gioco la liberazione emotiva del lettore, il suo affrancamento dai limiti della vita pratica.
All'opera di J. si collegano altri concetti fondamentali nell'attuale dibattito, come quello di ''comunità interpretativa'', che proietta su una prospettiva di società intellettuale il problema dell'interpretazione; muovendo da una rilettura della tradizione ermeneutica tedesca, J. ripropone anche il problema dei rapporti con la tradizione, riletta e storicizzata attraverso l'ottica della ricezione. Va infine ricordato anche il risvolto ideologico che la teoria jaussiana finisce per avere nel momento in cui si distacca criticamente dalla tesi di Th. W. Adorno di un ruolo eminentemente critico-negativo dell'arte nella società moderna: a questa posizione J. oppone l'idea di un ''piacere'' estetico come difesa dei diritti elementari e irrinunciabili del lettore alla ricerca di una privata soddisfazione nel rapporto con l'opera d'arte.
Bibl.: A. Varvaro, Introduzione a H.R. Jauss, Esperienza estetica ed ermeneutica letteraria, trad. it., Bologna 1987; A. Mattei, Introduzione a H.R. Jauss, Estetica della ricezione, trad. it., Napoli 1988 (scelta di saggi pubblicati tra 1978 e 1984); R. Ceserani, Raccontare la letteratura, Torino 1990, pp. 35 ss.; C. Gentili, Introduzione a Estetica e interpretazione letteraria, Genova 1990.