REICHENBACH, Hans
Filosofo, nato ad Amburgo il 26 settembre 1891, morto a Los Angeles il 9 aprile 1953. Professore alle università di Berlino (1926-33), di Istanbul (1933-38) e di Los Angeles (dal 1939).
Nel periodo berlinese prendeva in esame particolarmente il significato filosofico della teoria della relatività e le implicazioni logiche del processo di ricerca proprio della meccanica quantistica (Philosophie der Raum-Zeit-Lehre, Berlino 1928; Atom und Kosmos-Der physikalische Weltbild der Gegenwart, ivi 1930), e insieme dava un forte impulso al movimento neopositivista, capeggiando il "Berliner Gruppe" e dirigendo dal 1930 al 1938, con R. Carnap del Circolo di Vienna, la rivista Erkenntnis (continuata, dal 1939 al 1940, dal Journal of unified science). Negli S. U. A. diede opera alla diffusione del neopositivismo, anche come membro dell'"International committee for the unity of science", che promosse la pubblicazione (1938 e sgg.) della International Encyclopedia of Unified Science. Altre sue opere: Ziele und Wege der heutigen Naturphilosophie (Berlino 1931); Wahrscheinlichkeitslehre (Leida 1935; trad. inglese: Theory of probability, Berkeley 1949); Experience and predication (Chicago 1938); Philosophic foundations of quantum mechanics (Berkeley 1944; trad. it., Torino 1954); Elements of symbolic logic (New York I947); The rise of scientific philosophy (Berkeley 1951; trad. it., Bologna 1961).
Bibl.: E. Nagel, in Mind, 1936, pp. 501-14; P. Hertz, Kritische Bemerkungen zu R.'s Behandlung des Humeschen Problems, in Erkenntnis, 1936, pp. 25-31; L. O. Kattsoff, R.'s treatment of "existence" in his "Logic", in Methodos, 1951, pp. 275-83; F. Barone, Il neopositivismo logico, Torino 1953.