MEYER, Hans
Storico della filosofia, nato a Etzenbach il 18 dicembre 1884, morto a Frontenhausen il 30 aprile 1966. Dal 1922 al 1955 fu ordinario di Filosofia all'università di Würzburg. Dopo essersi interessato, in vari scritti giovanili, di psicologia e di filosofia della natura, con particolare riguardo alla filosofia della natura aristotelica e, in genere, antica, M. ampliò la sua produzione e i suoi interessi sia in senso tematico (Platon und die aristotelische Ethik, 1919), sia in senso storiografico; tra l'altro, si occupò a più riprese del pensiero di Tommaso d'Aquino, che da ultimo giunse anche a confrontare con quello di Heidegger (Martin Heidegger und Thomas von Aquin, 1964).
La direzione più considerevole della produzione di M. è nel senso della generalizzazione storiografica, dapprima sul terreno della filosofia antica (Geschichte der antiken Philosophie, 1925), poi su quello della storia della filosofia generale (Geschichte der abendländischen Weltanschauung, 5 voll., 1948-50). A questa generalizzazione fa riscontro anche il proposito di sistemazione teoretica, che porta alla monumentale Systematische Philosophie, 1955-69: quattro volumi (di cui l'ultimo postumo), rispettivamente di gnoseologia, metafisica, etica e psicologia. In realtà, l'andamento di questi volumi è ancora largamente storiografico-generale, giustificato dalla convinzione − già formulata in Das Wesen der Philosophie und die philosophischen Probleme, 1936 − che vi sia una "filosofia perenne", la quale cresce organicamente, ampliandosi in un'"opera permanente".